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Re: SOMA

MessaggioInviato: giovedì 1 ottobre 2015, 15:57
da Tsam
Il successo di SOMA si deve anche alla cura riposta nella loro creatura da parte dei Frictional Games; come descrivere del resto il live action che sta venendo proposto a puntate sul canale youtube della software house svedese? Buona visione! (l'elenco verrà aggiornato giornalmente).

Recensione SOMA

MessaggioInviato: mercoledì 2 dicembre 2015, 21:36
da deneva
Scrivo una mia opinione - recensione sul gioco SOMA, sperando di essere di aiuto a chi è incuriosito o interessato a questo gioco. Nelle parti spoilerate ci sono precisi riferimenti alla trama.

Quando ho letto le recensioni dei siti e riviste specializzate vedendo che su SOMA il voto minimo era 9 francamente, in principio, ho pensato che questo gioco fosse entrato nella categoria dell' arte allo stato puro, come la musica, la scultura o la pittura. Infatti, molto si dibatte se i videogiochi migliori possono essere considerati arte e comunque si contano sulle dita di una mano quelli, come SOMA, che hanno raggiunto somme qualificazioni. Naturalmente, in generale, non mi riferisco solamente al voto puro e semplice ma anche e soprattutto al giudizio complessivo e particolare della recensione che leggo e grazie alla quale ho un' idea abbastanza precisa del gioco che vado ad affrontare ; d'altra parte, se voglio comprare un gioco esigo che sia almeno accettabile. Proveniendo da "Amnesia: a machine for pigs", mi sono dunque accinto a giocare con avidità di notte e con le cuffie. All' inizio non succede nulla, O.K. Potrebbe essere l'incipit di una adventure tradizionale ma presto per il protagonista iniziano le grane.Dopo un inaspettato salto nel tempo guidati nel futuro dalla scansione dell ' I.A. di un medico si deve lanciare (in tutti i sensi) le scansioni I.A. del personale superstite della base sottomarina Pathos II verso lo spazio infinito (infatti le terre emerse del pianeta Terra sono state quasi completamente distrutte dall' impatto con una cometa) in una futuristica e bucolica pseudorealtà. Nel frattempo bisogna affrontare pesci assassini e mostri che sbucano all' improvviso nei labirintici corridoi e nei laboratori che si dovranno esplorare, come già sperimentato dagli sviluppatori nei giochi precedenti a questo. Da un punto di vista narrativo il gioco assomiglia a un Doom 3 o a un Resident evil , le persone con cui interagire sono pochissime e le pochissime scelte, contrariamente a ciò che è scritto nelle recensioni, non destano particolari problemi esistenziali e comunque non influiscono minimamente nella trama. La stessa trama è assai confusa: quando mi riferivo a Doom 3 volevo indicare da una parte la claustrofobia dei luoghi (elemento comunque abbastanza positivo in un survival horror) e la famosa legge di Moore: "Se c'è qualcosa che può andare male, lo farà"; inoltre, in tutto il gioco, sarà necessario solamente attivare o spegnere interruttori, esistono in totale solamente un paio di semplicissimi enigmi. E poi: se sono morti tutti gli scienziati, dove sono i loro cadaveri dato che le loro menti sono state scansionate e immesse in ARK ? La stessa storia del gel strutturante che ha provocato la nascita dei mostri è piuttosto confusa (anzi, adir la verità ci ho capito davvero poco) in quanto tutte le scarne informazioni si trovano sparse un po' a casaccio nelle varie basi. Ecco, appunto, i mostri. Sarebbe stato interessante capire la nascita e la biologia di ogni mostro (alcuni sono biomeccanici, altri muniti di componenti elettrici) e dei pesci assassini (quelli mutanti e quelli che dicono sempre di" aver bisogno di carburante"), come succedeva in "a machine for pigs", ma qui, invece, bisogna solamente evitarli e basta. Inoltre a fine gioco una voce (che già si è udita più volte nel gioco) dice chiaramente di uccidere il cuore della macchina che produce le bestie varie, ma questo personaggio chi è ? Perché vuole aiutare Simon ?[spoiler] Le sezioni da esplorare al chiuso sono inframezzate da altre in cui bisogna esplorare l' ambiente sottomarino, suggestivo ma piuttosto arido di vita. Curiosi sono poi gli scontri con i mostri: non potendo combatterli, si devono solamente evitare di guardarli, se sgamano il giocatore e lo colpiscono si risorge per due o tre volte poco lontano da essi e dalla sezione che si deve esplorare; se ancora uccidono dopo varie volte, si rinasce nuovamente e i mostri intorno scompaiono, così da poter continuare l' esplorazione senza problemi. La musica è quasi inesistente, sono percepibili solamente gli inquietanti rumori metallici e non vicino e lontano da sé stessi. Concluse le mie perplessità, bisogna dire che l'atmosfera inquietante ci sta tutta e i rumori, di cui ho accennato prima, potrebbbero essere causati sia da continui piccoli e innocui cedimenti strutturali dati, credo, dalla pressione, che dalla improvvisa comparsa di mostri (e questa incertezza infonde ansia). Graficamente si è sulla sufficienza (basta avvicinarsi agli oggetti per individuare una poca cura nella definizione di essi).La fine, per chi sarà paziente (...) , infonderà un vero e proprio senso di benessere dopo tanta angoscia e sarà davvero un vero e proprio "uscimmo a riveder le stelle", dopo una musica davvero ispirata. In conclusione demitizzerei questo gioco, soprattutto dalle tematiche esistenziali, pur ritenendolo valido nello scopo di infondere paura e angoscia nel giocatore:[spoiler]

Giudizio complessivo: 8

Re: Recensione SOMA

MessaggioInviato: venerdì 4 dicembre 2015, 17:09
da Overmann
Da un punto di vista narrativo il gioco assomiglia a un Doom 3 o a un Resident evil


Grazie, cercherò di ricordarmelo quando mi verrà voglia di comprarlo :mrgreen: