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Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Il mondo delle Avventure Grafiche, dalle origini sino ai giorni nostri.

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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda luise il mercoledì 3 luglio 2013, 18:02

Comunque già le avventure grafiche sono di nicchia, figuriamoci quanto possono attirare un giovane se il gioco e solo in inglese :roll: .La vedo dura .La mia conoscenza dell'inglese è scolastica ,ho giocato in inglese ,e riesco a capire bene o male la trama e cosa fare ,pero' non capisco tutto al 100% .Ovviamente devo leggere i sottotitoli in inglese, altrimenti non capirei quasi niente solo col parlato .Pero' per es un gioco tipo Myst ,o giochi con molti documenti da leggere per me sarebbe impossibile da giocare in inglese .E difficile pure in Italiano :) .
Ultima modifica di luise il mercoledì 3 luglio 2013, 19:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Dead Space il mercoledì 3 luglio 2013, 18:09

In full english ti perdi le battute piu divertenti e con i doppi sensi e comunque e' meno rilassante giocarci.
Comunque a parte poche eccezioni la maggior parte delle ag piu belle hanno come minimo i sottotitoli.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda asterix777 il giovedì 4 luglio 2013, 1:26

locutus ha scritto:Ma infatti l'inghippo sollevato da Luise sta tutto qua, Asterix: lei e molti altri videogiocatori italiani non amano il DD e probabilmente, per loro, ancora oggi avrebbe senso un'edizione retail (localizzata) di Monkey.

D'accordo, ma la versione retail deve avere una giustificazione economica, il che significa che se il preventivato rientro non vale la spesa è probabile che il publisher decida di non fare questa versione. Non nego certo che ci siano utenti che preferiscano la versione fisica del gioco, ma si tratta di capire se sia un numero di utenti sufficiente a giustificare l'operazione (io stesso ho acquistato di recente Everlight e Alternativa su Win Magazine a solo 1 Euro in più rispetto alle offerte che di solito si trovano su Zodiac, anche se la copertina non c'è e il dvd non è neanche serigrafato, quindi ho giusto il supporto fisico ma niente di esteticamente bello).

locutus ha scritto:Io sono convinto che, proprio a motivo del fatto che nel 2009 la situazione era agli albori, solo gli appassionati di AG molto informati abbiano potuto sapere che fosse uscito un nuovo Monkey Island (uno dei migliori, aggiungo) e la stragrande maggioranza di quella nicchia ristretta che avrebbe potuto comprarlo non l'ha fatto perché, non avendolo visto in negozio, non sa che esiste.
...
P.S.
Comunque non sono molto d'accordo sul fatto che un TOMI rilasciato in DVD, a stagione conclusa, non avrebbe avuto senso. Infondo era quello che facevano i TellTales proprio in quel periodo: rilasciavano gli episodi e alla fine, per chi lo voleva, commercializzavano anche la versione retail in un'unica soluzione. Quell'edizione avrebbe potuto benissimo finire anche sui nostri scaffali :cry: (tra l'altro, per chi avesse comprato i singoli episodi, la versione retail era gratis: io me la feci spedire dagli USA e ne approfittati per fare un regalo :mrgreen: )

Non sono poi per nulla d'accordo che l'informazione viaggi nei centri commerciali piuttosto che sulla rete, anzi soprattutto in un mercato di nicchia come le AG, dove il giocatore deve fare di necessità virtù e cercare col lanternino i giochi che preferisce, credo che il meglio delle informazioni circoli proprio sul web, attraverso siti e forum come il nostro (questo è anche il motivo per cui molte riviste cartacee hanno chiuso).
Quindi TOMI ha venduto tutto quello che realisticamente poteva vendere (parlo del mercato PC), perchè l'appassionato medio sapeva della sua uscita e non ha avuto bisogno di vederlo in negozio per procurarselo nè ha aspettato la sospirata versione fisica (tant'è vero che Tales ha venduto un botto).
Te l'immagini Adventure Productions che dice: "Ok aspettiamo che esce tutto il gioco e poi lo vendiamo in italiano." E a chi l'avrebbero venduto mesi e mesi dopo la distribuzione episodica, che ha potuto beneficiare di una traduzione amatoriale che sottobanco avrebbero scaricato tutti prima dell'uscita ufficiale in Italia? A questo punto a quante persone AP avrebbe realisticamente venduto un gioco già giocato da tutti, anche in lingua italiana, e persino spedito in DVD, soddisfacendo ogni esigenza del pubblico, compreso quello italiano?
La versione DVD dei Telltale era ben coperta dalle vendite DD del gioco, potendo persino permettersi di includerla nel prezzo della stagione, ma un ipotetico rivenditore italiano sarebbe rientrato anche solo dei costi di pubblicazione dopo una simile concorrenza?
E ricordiamo che le vendite principali di un titolo si fanno all'uscita, dopo si procede con le offerte al ribasso fino oggi ad approdare persino ai 'pay what you want'.
Non credo che i publisher italiani non intendano vendere, ma evidentemente i margini di guadagno sono così bassi che si rischia persino il mancato rientro delle spese (leggi: troppo pochi interessati all'acquisto).
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Dead Space il giovedì 4 luglio 2013, 10:06

Ultimamente le ag stanno prendendo campo nel mobile sia su android che su ios, da un punto di vista può essere un beneficio perche può far alzare gli utili e diffondere maggiormente questo genere sostenendolo, pensandoci bene le ag sono perfette per tablet e smartphone su cui giochi d'azione veri e propri sono limitati e sacrificati.
D'altro canto speriamo non costituisca una deriva pericolosa perche il pc per me è il device migliore per giocare le ag.
Inoltre spesso le ag per mobile sono corte, a parte i primi due broken sword rimasterizzati le altre tendono ad essere corte.
Ho appena finito yesterday dei Pendulo e devo dire che mi è piaciuta molto come ag, tanto da farmi riappassionare a questo genere dopo anni di latitanza. Tuttavia è troppo corta!
Le ag proliferano l'importante è che non ci sia un processo di bastardizzazione che le faccia diventare quasi dei casual games, io preferisco le ag vere e proprie.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il giovedì 4 luglio 2013, 10:14

asterix777 ha scritto:
locutus ha scritto:Ma infatti l'inghippo sollevato da Luise sta tutto qua, Asterix: lei e molti altri videogiocatori italiani non amano il DD e probabilmente, per loro, ancora oggi avrebbe senso un'edizione retail (localizzata) di Monkey.

D'accordo, ma la versione retail deve avere una giustificazione economica, il che significa che se il preventivato rientro non vale la spesa è probabile che il publisher decida di non fare questa versione. Non nego certo che ci siano utenti che preferiscano la versione fisica del gioco, ma si tratta di capire se sia un numero di utenti sufficiente a giustificare l'operazione (io stesso ho acquistato di recente Everlight e Alternativa su Win Magazine a solo 1 Euro in più rispetto alle offerte che di solito si trovano su Zodiac, anche se la copertina non c'è e il dvd non è neanche serigrafato, quindi ho giusto il supporto fisico ma niente di esteticamente bello).


In altri tempi, però, questi giochi allegati alle riviste li avremmo visti. Oggi neanche quello :x

Non sono poi per nulla d'accordo che l'informazione viaggi nei centri commerciali piuttosto che sulla rete, anzi soprattutto in un mercato di nicchia come le AG, dove il giocatore deve fare di necessità virtù e cercare col lanternino i giochi che preferisce, credo che il meglio delle informazioni circoli proprio sul web, attraverso siti e forum come il nostro (questo è anche il motivo per cui molte riviste cartacee hanno chiuso).


Se uno è appassionato solo di Avventure Grafiche, hai ragione tu. Se invece parliamo di uno a cui piace giocare anche alle Avventure Grafiche ma è possibilmente un videogiocatore più occasionale, non è detto che debba frequentare i forum tematici: è più probabile che si butti sul Blockbuster del momento perché è più pubblicizzato e più facile da reperire.

Il problema è che mantenere il genere di nicchia, non fa bene: oggi moltissimi sviluppatori, non solo i Tales, stanno cercando in tutti i modi di svecchiarlo, ibridandolo o implementando gameplay originali. Tutti questi sforzi però, da noi, rimangono infruttuosi perché come dici tu è l'appassionato che si deve fare carico di informarsi e valutare. Capisci bene che così, escludendo una potenziale fetta più grande di utenza, si continua ad alimentare quel meccanismo per cui nessuno trova conveniente localizzare questo tipo di giochi per il nostro mercato.

Te l'immagini Adventure Productions che dice: "Ok aspettiamo che esce tutto il gioco e poi lo vendiamo in italiano." E a chi l'avrebbero venduto mesi e mesi dopo la distribuzione episodica, che ha potuto beneficiare di una traduzione amatoriale che sottobanco avrebbero scaricato tutti prima dell'uscita ufficiale in Italia?


Aspetta, Asterix: la traduzione amatoriale è venuta fuori dopo più di un anno, se la memoria non m'inganna.
Di Sam & Max, stagione 3, uscito nel 2010, credo che neanche esista (o comunque: io ci ho giocato in inglese perché non l'ho trovata da nessuna parte).

Non si può buttare la croce sui team di traduzione se manca il publisher italiano che fa il suo dovere. Ti darei ragione se gli amatoriali avessero fatto le traduzuoni con una settimana di differita rispetto al rilascio del singolo episodio, ma non è questo il caso...

Inoltre, qui parliamo di sottotitoli perché - vista la situazione - sembra la cosa più realistica ma siamo onesti: noi vogliamo il doppiaggio, che non è chiedere la luna.

Una versione doppiata di TOMI, in DVD (rinunciando al rilascio episodico che tra l'altro da noi non molti amano, sempre per una questione di mentalità tradizionale... ricordati della brutta fine di Julia o delle continue lamentele per i ritardi nella prosecuzione di Shadow of the Vatican), una versione del genere - dicevo - sono sicuro che avrebbe avuto senso.

Inoltre, la Season One di Sam & Max da noi è stata distribuita così, quindi non vedo la difficoltà.

Non credo che i publisher italiani non intendano vendere, ma evidentemente i margini di guadagno sono così bassi che si rischia persino il mancato rientro delle spese (leggi: troppo pochi interessati all'acquisto).


Ma questo è ovvio. E' meno ovvio che si ritenga improduttivo localizzare un capitolo di Monkey Island.

Il fatto che io, come Mr.Spazzaneve e altri lo abbiamo comprato in inglese, dimostra incontestabilmente che se fosse uscito in italiano, avrebbe venduto. E chissà quanti ancora non lo comprano (anche se ormai se ne saranno dimenticati) perché in inglese e in DD non lo vogliono.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda luise il giovedì 4 luglio 2013, 20:49

asterix777 ha scritto:credo che il meglio delle informazioni circoli proprio sul web, attraverso siti e forum come il nostro (questo è anche il motivo per cui molte riviste cartacee hanno chiuso).
perchè l'appassionato medio sapeva della sua uscita e non ha avuto bisogno di vederlo in negozio per procurarselo nè ha aspettato la sospirata versione fisica (tant'è vero che Tales ha venduto un botto).
Te l'immagini Adventure Productions che dice: "Ok aspettiamo che esce tutto il gioco e poi lo vendiamo in italiano." E a chi l'avrebbero venduto mesi e mesi dopo la distribuzione episodica, che ha potuto beneficiare di una traduzione amatoriale che sottobanco avrebbero scaricato tutti prima dell'uscita ufficiale in Italia?


Si e vero ,gli appassionati di ag sanno cercare sul web ,pero' cosi rimane un genere di nicchia .
Voglio dire ,se si vuole attirare gente verso il genere cosi' non funziona .
Difficilmente un giovane(non appassionato) entrerebbe in un sito di sole avventure grafiche ,secondo me non sanno neppure cosa sono .Mentre credo ,e sono sicura, che entrando tipo in un Gamestop cercando un gioco per ps3 , xbox o per pc puo' capitare o sarà capitato di soffermarsi a dare un'occhiata a Es :Fuga da Deponia .E un gioco dalla copertina divertente , ricco di humor potrebbe incuriosire ,e invogliare a comprarlo .Anche il prezzo e' competitivo ed e' completamente in italiano . Certo un gioco cosi ,solo in lingua inglese scoraggerebbe tutti o quasi.
Per l'ottima traduzione amatoriale di TOMI c'e' voluto quasi un anno mi pare o forse di più,e il Team era ristretto .Immagino che una traduzione professionale e con un Team più ampio ci metta molto meno a realizzarla . :)

locutus ha scritto:Di Sam & Max, stagione 3, uscito nel 2010, credo che neanche esista (o comunque: io ci ho giocato in inglese perché non l'ho trovata da nessuna parte).


Per ora hanno tradotto i primi due episodi ,il terzo e in corso .L'avevo segnalato quà su AP :) :
https://www.adventuresplanet.it/forum/viewtopic.php?f=1&t=11442
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda asterix777 il giovedì 4 luglio 2013, 20:52

locutus ha scritto:Se uno è appassionato solo di Avventure Grafiche, hai ragione tu. Se invece parliamo di uno a cui piace giocare anche alle Avventure Grafiche ma è possibilmente un videogiocatore più occasionale, non è detto che debba frequentare i forum tematici: è più probabile che si butti sul Blockbuster del momento perché è più pubblicizzato e più facile da reperire.

In entrambi i casi credo che nessun videogiocatore oggi prescinda dall'informazione via web, che è molto più aggiornata rispetto a quella ottenibile presso i classici punti vendita, sia per le AG sia per altri generi (non penso che il giocatore medio compri un titolo solo perchè lo ha visto in negozio, ma perchè già conosce via internet con ampio anticipo la data dell'uscita). Per le console fino a poco tempo fa avrei anche potuto darti ragione, ma oggi con i sistemi DD proprietari di Sony, Microsoft e Nintendo anche qui il discorso retail comincia un po' a scemare, benchè ancora più solido rispetto a quello per PC.

Aspetta, Asterix: la traduzione amatoriale è venuta fuori dopo più di un anno, se la memoria non m'inganna.
Di Sam & Max, stagione 3, uscito nel 2010, credo che neanche esista (o comunque: io ci ho giocato in inglese perché non l'ho trovata da nessuna parte).

Non si può buttare la croce sui team di traduzione se manca il publisher italiano che fa il suo dovere. Ti darei ragione se gli amatoriali avessero fatto le traduzuoni con una settimana di differita rispetto al rilascio del singolo episodio, ma non è questo il caso...


La traduzione amatoriale di TOMI ha cominciato ad essere diffusa intorno a novembre 2009, cioè circa 4 mesi dopo l'uscita ufficiale del 1° capitolo (luglio 2009). Di certo ci sarebbe voluto più tempo per una pubblicazione ufficiale retail italiana e nel frattempo, una volta diffusa la traduzione amatoriale, il rischio di download 'selvaggio' (gioco + traduzione) e quindi di lasciare poi appesa la versione ufficiale italiana sarebbe stato alto, soprattutto considerando l'hype che si era diffuso tra i giocatori e la spasmodica attesa di giocarlo (forse per TOMI ricordi più di un anno dopo perchè in seguito sono state rilasciate varie release delle patch fino ad arrivare alle attuali 3.0).
Quanto a Sam & Max, stagione 3, in effetti ne esiste una traduzione amatoriale al momento solo parziale e ne segnalo il sito, poichè ormai non c'è più ragione di pensare che qualcuno abbia interesse a distribuirlo qui in via ufficiale: http://sammax3ita.altervista.org/ (peraltro, noto ora che Luise mi ha preceduto ;)).

Inoltre, qui parliamo di sottotitoli perché - vista la situazione - sembra la cosa più realistica ma siamo onesti: noi vogliamo il doppiaggio, che non è chiedere la luna.

Una versione doppiata di TOMI, in DVD (rinunciando al rilascio episodico che tra l'altro da noi non molti amano, sempre per una questione di mentalità tradizionale... ricordati della brutta fine di Julia o delle continue lamentele per i ritardi nella prosecuzione di Shadow of the Vatican), una versione del genere - dicevo - sono sicuro che avrebbe avuto senso.

Inoltre, la Season One di Sam & Max da noi è stata distribuita così, quindi non vedo la difficoltà.

Be', se parliamo di doppiaggio, oggi come oggi alla luna ci avviciniamo perchè il prezzo sale di non poco. E' vero che la FX fa miracoli, ma non ci riescono tutti, anche perchè bisogna avere una distribuzione capillare come quella delle edicole che richiede un bel budget a disposizione (e oggi si tira un po' la cinghia).
Sull'episodico ti dico che anch'io non lo accetto facilmente e preferisco aspettare la conclusione per giocare il titolo intero, ma in molti non la pensano così, soprattutto potendo beneficiare di una traduzione gratuita, che è stata disponibile più rapidamente rispetto ad una qualsiasi versione retail. I traduttori, come tutti, erano già a conoscenza delle intenzioni dei Telltale di non tradurre TOMI, come quasi tutti gli altri loro titoli, e dichiararono che, siccome con ogni probabilità il gioco sarebbe rimasto privo di traduzione, se ne sarebbero occupati loro. A questo punto, il rischio per un publisher di prendere accordi per una distribuzione fisica - magari persino doppiata - a fronte di una traduzione che sarebbe circolata alla velocità della luce, accompagnata dal download diretto ed immediato del gioco dal sito Telltale, sarebbe stato troppo alto.
Nel caso di Julia comunque parliamo di critiche forse anche all'episodico ma soprattutto ad una distribuzione a prezzo inaccettabile rispetto ai contenuti (20 Euro a episodio, dalla durata ridotta).
La Season One di Sam & Max è stata distribuita retail (e comunque non doppiata in ITA) perchè eravamo agli albori della produzione Telltale e nessuno pensava che il binomio 'Telltale non traduce' e 'Digital Delivery' avrebbe indotto i gruppi amatoriali a farsi carico delle versioni italiane dei prodotti Telltale: il primo caso è successivo alla Season One di Sam & Max ed è proprio TOMI, la cui traduzione amatoriale ha segato le gambe all'eventuale versione ufficiale italiana e forse anche ai prodotti Telltale successivi, creando un precedente per questi ultimi molto comodo: è vero che non vendono le licenze dei giochi per versione retail tradotta, ma intanto la traduzione c'è lo stesso e loro se ne avvantaggiano in termini di download diretto dai loro server o da quelli degli altri distributori DD cui vendono la licenza nuda e cruda (es. Steam).

Il fatto che io, come Mr.Spazzaneve e altri lo abbiamo comprato in inglese, dimostra incontestabilmente che se fosse uscito in italiano, avrebbe venduto. E chissà quanti ancora non lo comprano (anche se ormai se ne saranno dimenticati) perché in inglese e in DD non lo vogliono.

Penso molto pochi, non solo perchè gli hard core gamers possono sempre contare sul DVD ancora disponibile per la spedizione sul sito dei Telltale (anche se mi rendo conto che sarebbe molto più comoda e gradita una versione italiana, magari doppiata, ma torniamo alle istanze economiche: quanti la comprerebbero? Torno a dire: pochi), ma anche perchè con le offerte che ci sono in giro, anche frequenti, lo si compra davvero per pochi spiccioli e in più gli si applica comunque la patch italiana. Vedi Gog: http://www.gog.com/gamecard/tales_of_monkey_island.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il giovedì 4 luglio 2013, 21:46

Sarò una mosca bianca, ma io localizzato come si deve lo ricomprerei :D
Anche se è un gioco di diversi anni fa... da cliente GoG ti assicuro che più vecchio è, meglio è 8)
(piccola parentesi: come alcuni utenti qui sul forum, mi piacerebbe vedere anche Zodiac specializzarsi un po' di più nel retrogaming. Gabriel Knight 2 è uno di quei titoli che se Zodiac vendesse nella versione doppiata - pur avendolo comprato e giocato in inglese - ricomprerei e rigiocherei con piacere).

Comunque sia, accetto il fatto che TOMI e altri titoli dell'epoca siano vittime scarificali di un periodo di transizione come quello che hai ben ricapitolato. Ma per il presente e per il futuro come ci muoviamo? Mi sembra che continuiamo a stare nelle mani dello sviluppatore: se localizza (un minimo) lui, siamo tutti contenti. Se non localizza, ci pensano i gruppi di traduzione che - alla lunga - mettono i bastoni fra le ruote al publisher tradizionale... così non facciamo nulla.

Come diceva anche Overmann, se non si prendono accordi preventivi in modo da rilasciare una versione multilingua al day one, specialmente con gli episodici, continueremo a soffrire di questo male.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda asterix777 il giovedì 4 luglio 2013, 22:11

locutus ha scritto:Gabriel Knight 2 è uno di quei titoli che se Zodiac vendesse nella versione doppiata - pur avendolo comprato e giocato in inglese - ricomprerei e rigiocherei con piacere

http://www.adventuregameshop.com/product_info.php?products_id=200
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il giovedì 4 luglio 2013, 23:25

:) Grazie per la segnalazione, ma ormai mi sono totalmente convertito al DD quindi aspetterò una versione scaricabile

(si, sono un gran rompico***ni... :mrgreen: )
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Ekaterina il venerdì 5 luglio 2013, 10:49

(piccola parentesi: come alcuni utenti qui sul forum, mi piacerebbe vedere anche Zodiac specializzarsi un po' di più nel retrogaming. Gabriel Knight 2 è uno di quei titoli che se Zodiac vendesse nella versione doppiata - pur avendolo comprato e giocato in inglese - ricomprerei e rigiocherei con piacere).

Quoto! Anche a me piacerebbe molto se Zodiac riuscisse ad offrire in DD alcuni titoli di 10-15 anni fa (The black Mirror e i Gabriel Knight in primis), giochi che sono ormai praticamente introvabili perchè esauriti da un pezzo come retail e di cui non esistono versioni in digital delivery, se non a volte su GoG ma solo in inglese.
Sto leggendo: Il signore dei vampiri (Jeanne Kalogridis)
Sto giocando: Sherlock Holmes Crime & Punishment
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda asterix777 il venerdì 5 luglio 2013, 12:06

locutus ha scritto::) Grazie per la segnalazione, ma ormai mi sono totalmente convertito al DD quindi aspetterò una versione scaricabile

(si, sono un gran rompico***ni... :mrgreen: )

:shock:
Non ci posso credere, scrivevi finora che vuoi a tutti i costi le versioni retail, anche doppiate, con disponibilità a pagarle di più e... e......
:shock:
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Overmann il venerdì 5 luglio 2013, 13:12

Aggiungo solo una postilla: le prime due stagioni di Sam & Max uscirono sottotitolate in Italiano per Xbox (in DD), perchè Microsoft imponeva la localizzazione dei prodotti in vendita su Xbox Live...
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il venerdì 5 luglio 2013, 21:48

asterix777 ha scritto:
locutus ha scritto::) Grazie per la segnalazione, ma ormai mi sono totalmente convertito al DD quindi aspetterò una versione scaricabile

(si, sono un gran rompico***ni... :mrgreen: )

:shock:
Non ci posso credere, scrivevi finora che vuoi a tutti i costi le versioni retail, anche doppiate, con disponibilità a pagarle di più e... e......
:shock:



No, no :D Faccio solo l'avvocato del diavolo, perché col DD mi trovo molto bene da anni ma capisco chi continua ad esserne diffidente (vedasi l'infinita discussione nell'altro topic sulla pirateria, sul perché il DD possa non risultare attrattivo, specie nel nostro mercato tradizionale).

Ma ho anche più volte detto qui, in questo topic, che in DD ho scaricato molte cose e uso GoG frequentemente, quindi non stupirti :wink:
(e ribadisco: AG come TOMI, S&M, BTTF etc. che venissero localizzate completamente in Italiano, le comprerei. La mia prima scelta sarebbe il DD, ma andrebbe bene anche il retail se potesse servire a dare maggiore visibilità al prodotto).

Il discorso del retrogaming è un po' più particolare: potrei anche fare un pensierino sul DVD di GK2 ma
1) Una volta che ho cominciato ad usare Zodiac, mi fa anche piacere vedere aumentare la mia collezione di giochi su quella piattaforma (oltretutto: più ne compri più punti zodiac accumuli, indi...)
2) Non mi sento sicuro a comprare un gioco compatibile con XP per farlo girare su Windows 8. Una versione DD sarebbe probabilmente ottimizzata o comunque testata sui sistemi più moderni e si eviterebbero problemi di compatibilità (come accade su GoG).

Quindi, spero che gli amici di Zodiac ci facciano un pensierino sia per i retrogaming sia per quei giochi meno fortunati in retail (tipo Diabolik o il succitato Julia) che forse in DD potrebbero rendere un po' di più.

Overmann ha scritto:Aggiungo solo una postilla: le prime due stagioni di Sam & Max uscirono sottotitolate in Italiano per Xbox (in DD), perchè Microsoft imponeva la localizzazione dei prodotti in vendita su Xbox Live...


Vero. Anche per Wallace & Gromit (AG davvero deliziosa) fu così. Urge un impositore anche per i giochi PC!!! 8)
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda asterix777 il lunedì 8 luglio 2013, 10:25

locutus ha scritto:Ma ho anche più volte detto qui, in questo topic, che in DD ho scaricato molte cose e uso GoG frequentemente, quindi non stupirti :wink:

Sì, mi ricordo che sei un fautore dell' "applicazione universale" dove avere elencata l'intera collezione. ;)
Tuttavia, credevo che tra il retail e il DD preferissi il primo. Non ti resta allora che torchiare Zodiac. :mrgreen:
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il lunedì 8 luglio 2013, 14:50

asterix777 ha scritto:mi ricordo che sei un fautore dell' "applicazione universale" dove avere elencata l'intera collezione. ;)


Più leggo la frase evidenziata, più mi viene una strana voglia di mettermi il gatto sulle ginocchia e cominciare ad accarezzarlo con fare sinistro...

Tuttavia, credevo che tra il retail e il DD preferissi il primo. Non ti resta allora che torchiare Zodiac. :mrgreen:


Diciamo che fino al 2008-2009 era ancora così e mi rifiutavo categoricamente di cedere a Steam e alle sue offerte... poi però (scusate se sono monotematico :roll: ) vedendo che in retail non arrivavano più i giochi che m'interessavamo, mi sono convertito.

Gli ultimi due giochi che ho comprato fisicamente (più o meno nel periodo in cui sono usciti, quindi senza aspettare offerte o cose così) sono stati la Season One di Sam & Max e Delitto Sotto il Sole... dopodiché, la maggior parte degli altri giochi che m'interessavano li ho potuti trovare solo in DD e a quel punto - una volta che ho trovato la cosa vantaggiosa sia per i costi, sia per i tempi, sia per il supporto etc. - ho preferito e continuo a preferire il Digital Delivery (anche se è sorto il problema delle localizzazioni) :wink:

Il fatto è che, da ex-integralista del retail fino a pochi anni fa, capisco ancora molto bene le ragioni di chi vorrebbe il suo bel DVD case :P
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Lehti il mercoledì 10 luglio 2013, 7:03

luise ha scritto:Pero' per es un gioco tipo Myst ,o giochi con molti documenti da leggere per me sarebbe impossibile da giocare in inglese .E difficile pure in Italiano :) .

Premetto che non ho mai giocato a Myst, ma da quel che ne so, di storia ce n'è molto poca, in quel gioco.
E questa è spesso la critica maggiore che gli viene mossa, l'essere uno di quei giochi del genere "e mo' che faccio?"
Non a caso, quando ho tradotto un Myst-clone (che però di testo ne aveva un bel po') e ho provato a giocarci, sono riuscito a superare solo il primo enigma, non prima di aver pianto parecchio. E credo anche di aver perso un bel po' di capelli.

Detto questo, le AG sono un genere piuttosto "vecchio", o perlomeno percepito come tale. Basta scorrere un po' dei profili degli utenti di questo forum per rendersene conto: a occhio e croce l'età media si aggira sulla trentina. I giocatori più giovani (in particolare gli adolescenti, ma non solo) sono più abituati a generi come gli FPS e gli action: siamo lontani anni luce dalla possibilità di conciliare l'avventura grafica con generi del genere.
È anche interessante notare come, negli ultimi anni, siano praticamente scomparsi gli action-adventure, anche se a ben guardare quel genere era più erede dei platform 8 e 16 bit, piuttosto che delle avventure grafiche: per intenderci, i salti precisi al millesimo di millimetro di Tomb Raider ricordano più Super Mario che Indiana Jones: Fate of Atlantis, e inoltre la componente adventure di quei giochi era parecchio limitata, per non dire risibile.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il mercoledì 10 luglio 2013, 8:25

Però è anche vero che negli ultimi anni, grazie alle piccole case o agli sviluppatori indipendenti, tentativi di ammodernare il genere ne sono stati fatti. Che poi i tentativi siano ben riusciti o siano risultati semplicemente in innesti di vari altri generi nell'impianto classico di una AG, è un altro discorso.

Anche per venire incontro ai giocatori mordi e fuggi da tablet o smartphone, abbiamo avuto un proliferare di casual game del tipo "aguzza la vista" o "ricomponi il puzzle" che - a ben vedere - non sono altro che classiche AG ridotte ai minimi termini.

Abbiamo poi assistito al fenomeno degli art game, come quelli degli Amanita, o esperimenti di vario genere come Stacking, The Cave etc.

C'è stato un periodo in cui in ogni AG che usciva trovavi immancabilmente i mini-game e/o fastidiose sezioni stealth o addirittura di vero e proprio combattimento (come se bastasse questo per attirare un ggggiovane... :| )

I TellTales si sono buttati sempre di più su AG molto incentrate sulla narrazione (e del resto, se la compagnia si chiama proprio TellTales, ci sta tutto!) e hanno programmato i loro giochi in modo da garantire una buona interazione tanto col mouse che con un controller, per cercare di non restare tagliati fuori dal mercato consolle, che sembra essere quello trainante.

Quindi il genere ha sicuramente questa fama di essere fuori moda, ma in realtà è un pregiudizio. Penso che il vero problema, oltre le mancate localizzazioni che penalizzano fortemente un genere così radicalmente incentrato sulla narrazione, sia che per le consolle il genere rimanga ancora poco adatto nonostante gli sforzi fatti per migliorarne la giocabilità.

E' proprio la consolle e il tipo di pubblico che usa la consolle per giocare che -secondo me - non vanno molto d'accordo con le AG. Personalmente quando gioco ad un'AG mi piace sedermi con la tastiera davanti, magari con un blocchetto per gli appunti accanto, fare le cose con calma esplorando col mouse ogni ambiente. Non mi ci vedo a fare lo stesso spaparanzato sul divano, usando i pollici col controller in mano, mandando il mio personaggio di qua e di là sullo schermo...e onestamente non vedo che attrattiva possa avere per un ragazzo un gioco che richieda questo tipo d'interazione piuttosto che un Platform o un fps.

Siccome il mercato trainante dei videogame è quello delle consolle (e meno male che c'è Steam, altrimenti a quest'ora sarebbe proprio l'UNICO mercato dei videogame ancora in piedi) difficilmente un'AG potrà sfondare come ai tempi della LucasArt.

P.S.
Il fatto che siamo in pochi ad apprezzare le AG, però, non è un buon motivo per non localizzarle... se andiamo avanti di questo passo, o un padre/zio/cugino grande riesce a trasmettere la passione al figlio/nipote/cugino piccolo o - specialmente nel nostro paese - scompariranno del tutto :cry:
(che poi è quello che stiamo già sperimentando: molti giochi arrivano qui da noi perché il DD permette di distribuirli senza frontiere, ma se non ci fosse il DD io vorrei vedere quanto di quello che uscito nel corso degli anni sarebbe arrivato qui).
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda AprilSkies il mercoledì 10 luglio 2013, 9:33

Concordo con quello che ha detto Locutus, anche se, quasi quasi azzarderei un'ipotesi (con contestuale domanda per tutti):
- Un mercato emergente è quello dei Tablet: sui tablet i giochi "action" fanno oggettivamente più difficoltà ad essere giocati; il punta e clicca invece sarebbe il gioco perfetto per il tablet ... e se ci fosse un sontuoso ritorno delle avventure grafiche? In fin dei conti è il tipo di gioco che più si presta al tablet: da giocare in rilassatezza (in treno o sul divano) ... si salva e si ricomincia quando si vuole ... si punta e si clicca con il ditino ...
Che ne pensate?
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Ekaterina il mercoledì 10 luglio 2013, 9:58

AprilSkies ha scritto:Concordo con quello che ha detto Locutus, anche se, quasi quasi azzarderei un'ipotesi (con contestuale domanda per tutti):
- Un mercato emergente è quello dei Tablet: sui tablet i giochi "action" fanno oggettivamente più difficoltà ad essere giocati; il punta e clicca invece sarebbe il gioco perfetto per il tablet ... e se ci fosse un sontuoso ritorno delle avventure grafiche? In fin dei conti è il tipo di gioco che più si presta al tablet: da giocare in rilassatezza (in treno o sul divano) ... si salva e si ricomincia quando si vuole ... si punta e si clicca con il ditino ...
Che ne pensate?


Mah, di sicuro quello dei tablet è un buon mercato potenziale per giochi "soft" (cioè non particolarmente action o impegnativi, visto il tipo di comandi a disposizione) e gli sviluppatori di AG e simili non possono non tenerne conto nell'immediato futuro.
Penso però che come piattaforma i tablet siano più adatti a giochi tipo hidden objects (anzi per quelli sono proprio perfetti: comandi molto semplici facilmente sostituibili dal click del dito, poco impegno necessario, ci si può giocare anche solo una mezzora in treno..) piuttosto che per avventure più esplorative e impegnative come può essere qualcosa tipo Il Testamento di Sherlock Holmes.
Non vorrei quindi che se gli sviluppatori puntassero appunto sul nuovo mercato dei tablet ci fosse un ulteriore incremento dei casual game a discapito delle avventure più complesse.
Sto leggendo: Il signore dei vampiri (Jeanne Kalogridis)
Sto giocando: Sherlock Holmes Crime & Punishment
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