Haggis McMutton ha scritto:è ancora a livello di voce, ma ho letto che la Daedalic sta pensando di implementare anche i sottotitoli in italiano per The Night of the Rabbit...
Sì, infatti se non sbaglio l'ha dichiarato un portavoce dei Daedalic, quindi non escludiamo di certo la localizzazione italiana, ma mi pare sia stata subordinata all'andamento commerciale del titolo.
Quello che vorrei sottolineare è che, mentre fino ad alcuni anni fa era probabile che un'AG fosse doppiata in italiano, da qualche anno assistiamo ad una ben triste parabola discendente che è passata per il livello intermedio 'accontentiamoci dei sottotitoli' fino all'attuale 'speriamo che esca in italiano, almeno in seconda battuta e se le vendite lo permetteranno'.
Meno male, a questo punto, che c'è il DD, perchè per come stanno le cose, se avessimo avuto ancora la sola distribuzione fisica, qui da noi certi titoli già da un po' di tempo neanche li avremmo visti (e chi vi scrive tende ancora a preferire il retail).
locutus ha scritto:Vuoi dire che i giochi non li traducono in Italia perché siamo tutti ladri? E' un po' troppo facile buttarla giù così: credo che in Polonia, Repubblica Ceca, Portogallo e Brasile piratino tanto quanto noi.
La verità è che la nostra lingua viene bistrattata a prescindere, ed è un problema noto.
Il problema delle traduzioni non lo risolviamo soltanto da un punto di vista legale, perchè, come dicevo, di fatto le cose stanno già così e, tranne qualche caso (strano, come i Wadjet o anche gli AGDI nel settore free), nessuno si oppone alla traduzione amatoriale. Chi la vuole fare la fa e non trova grandi obiezioni, cosicchè il mercato delle traduzioni è già di per sè abbastanza libero. Certo, legalizzarlo consentirebbe di avere anche l'aura della legalità, ma non per questo aumenterebbero i gruppi di traduzioni amatoriali (cioè in sostanza gratuite).
Ma non riesco proprio a darti ragione in relazione a quello che lamenti come un pregiudiziale boicottaggio operato in danno solo al nostro paese piuttosto che agli altri, perchè partendo dal passato fino ad oggi, a meno che il gioco non uscisse solo in lingua originale, l'italiano è sempre stato previsto sin dalla prima uscita e non solo come ruota del carro.
E' purtroppo ben noto che l'Italia è un paese in cui la pirateria fiocca per bene e non dico che in altri paesi non vi sia ma da noi c'è un 'mercato parallelo' fiorente, anche perchè probabilmente i controlli postali sono meno efficienti (non ricordo, salvo un caso mi pare, notizie di rilievo su persone sanzionate per il download o soprattutto per l'upload illecito, visto che è quest'ultimo ad essere particolarmente punito). E' evidente che gli altri mercati, pur in presenza della pirateria, siano più appetibili perchè il download illegale è compensato da una fetta di acquirenti che giustificano gli investimenti in quei paesi, come pure in sostanza avviene ancora qui da noi, ma il caso di The Night of the Rabbit è emblematico di una situazione non del tutto sorridente.