Gikkio74 ha scritto:fattore sociale
1) La gente non ha più voglia di usare e sforzare il cervello più del necessario compito quotidiano che gli spetta. Pigrizia mentale dilagante.Vogliono "alienarsi" davanti allo schermo.
fattore sociale
2) Se non sanguina o spara non mi diverto.
Forse per fattore sociale ormai attira molto di più la violenza. Tutti i giochi violenti sono venduti e in particolare ovviamente gli sparatutto che personalmente NON SOPPORTO PIU'. Ma non solo i ragazzini che non vedono altro, ma coloro che creano SOLO sparatutto. SI ok devi mangiare lo capisco ma non parliamo di poveracci, qui parliamo di gente che ha risorse economiche e dovrebbe avere anche la responsabilità di far crescere, mantenere la "diversità biologica" anche nel game.
Mah, gli sparatutto c'erano anche negli anni '90 e anche allora vendevano più di The Dig... Non è che ai tempi quando uscirono Doom, Quake e Half Life la gente li boicottava dicendo che la violenza fa schifo.
Che si sia abbassato il livello di impegno richiesto (indipendentemente dal genere di gioco) è vero, ma è una conseguenza dell'allargarsi del bacino di utenza e anche di fattori sociali come il fatto che il 16enne degli anni '90 ora lavora e ha meno tempo da dedicare ai giochi, in media.
Poi prodotti relativamente lunghi e complessi che vendono molto escono ancora (ad esempio Starcraft II).
fattore sociale
3) La spinta "romantica e creativa" che ha caratterizzato gli anni 90 ormai non esiste. Sia da parte degli sviluppatori che dei fruitori, ormai la gente è smaliziata ormai, il mondo è piccolo e capolavori come THE DIG non verrebbero apprezzati come allora.
Questo è un altro discorso di "superiorità storica" che trovo molto distorto. Semplicemente ora per fare un bel gioco, creativo e romantico, non sei limitato alle avventure grafiche.
E' almeno dall'esplosione di Half Life e Final Fantasy VII che i giochi sono "creativi e romantici" pur ibridando parti action, e tutt'oggi escono giochi con una forte vena creativa, e ne sono usciti sempre da Shenmue, ai Silent Hill, a Mafia a Shadow Of The Colossus passando per Bioshock, Assassin's Creed, Ni No Kuni, gli Uncharted, The Last of Us e millemila altri esempi.
Dobbiamo ammettere che molti (anche "di noi") ora trovano nei giochi d'azione - o ibridi - quello che un tempo trovavano solo nelle avventure grafiche. Se la storia di Alan Wake è molto più interessante di quella di Secret Files 3 mica posso vergognarmi di giocare a un action. Se i milioni con cui è fatto Bioshock me lo rendono molto più coinvolgente degli slideshow di un'ag fatta con due soldi mica posso vergognarmi di ammetterlo.
fattore sociale
4) L'interazione tra le persone passa dalla rete. Questo vale anche per i giochi, giocare insieme è una parte dei rapporti sociali.
L' avventura grafica è un rapporto con il proprio cervello è un libro, un momento "privato", qualcosa che ha a che fare con se stessi.. Questo non va più di moda se non puoi CONDIVIDERE TUTTI I FATTI TUOI qualsiasi essi siano per loro non è divertente.
Mah, non mi convince molto neanche questo.
Noi appassionati alla fine facciamo comunella da sempre nelle varie community per parlarne, ed esistono social network interamente dedicati ai libri, come aNobii, che funzionano alla grande.
Ovvio poi che il gioco online abbia tolto fette di mercato ai giochi offline, ma questi continuano ad uscire e vendere benino, al di fuori della nicchia delle ag.
fattore economico
5) I ragazzini spendono di più hanno accesso ai soldi di papà che per non sentirli li accontenta. I ragazzini vogliono gli sparatutto perché (ovviamente non tutti) non hanno quella calma e quella maturità per gustarsi un SYBERIA.
Il mercato segue chi spende di più quindi se i ragazzini vogliono gli M&M'S QUADRATI tali li faranno.
Il mercato è fatto dai 30enni, non dai ragazzini... Anche qui è inutile fare uno scontro generazionale.
Sarebbe quasi più sensato dire che gli americani sono superficiali e preferiscono CoD mentre noi europei, spinti da una vena artistica da sempre nel nostro DNA, siamo troppo pochi per fare mercato.
fattore economico
6) Beh inutile nascondersi dietro ad un dito c'è anche la pirateria. L'Italia su questo non è da meno anzi... posso portare l' esempio in computer grafica. A causa di questi signorini che rubano senza licenza, i dati dei consumatori per nazione vengono falsati.
In effetti il fatto che i mercati più interessati alle ag siano anche i più sensibili alla pirateria (almeno per Italia e Spagna, in Germania le cose vanno infatti un po' meglio) è un dato interessante. Però la pirateria tocca tutti i generi, quindi - in alcuni casi - può dare il colpo di grazia alle ag, ma non è lei ad averle messe al tappetto.