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Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Il mondo delle Avventure Grafiche, dalle origini sino ai giorni nostri.

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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda 1Yol il mercoledì 28 agosto 2013, 0:10

Come ho scritto in altro post ho giocato in inglese solo casual game in quanto non particolarmente difficile sono HOPA Hidden object adventure la trama la capisci e non è fondamentale capire i discorsi per soluzione, devi solo risolvere minigame , e scene oggetti nascosti e i sottotitoli ci sono sempre (alle volte si possono disattivare)


adventure game in inglese per me non è pensabile, la mia conoscenza dell'inglese è minima. certo sono disponibile a comprare versioni di videogame con i sottotitoli in italiano, ovvio meglio se doppiato.

ho giocato a The next Big thing (hollywood monster) in italiano ho comprato CD, ci fosse stata versione DD l'avrei presa ugualmente, certo resta il problema termine utilizzo per le versione dei giochi che si scaricano, in alcuni siti puoi scaricare gioco solo 3 volte (assurdo) in zodiac sembrano più elastici....

certo che comprare a prezzo elevato un adventure game neanche sottotitolati è dura, ovvio che in italia poi non c'è mercato o fa fatica.
Mi chiedo perché non ci sono sviluppatori Italiani, la maggior parte sono dell'est Russia Germania . Se invece esistono sviluppatori Italiani e io non lo so è ancora peggio vuol dire che non sono abbastanza pubblicizzati ...in ogni caso anche questo influisce sul mercato.

ma vogliamo parlare anche degli RPG? Eridani, Amaranth per fare alcuni esempi

[smilie=spiaggia.gif] ...ma non so torno a sfogliare elenco giochi
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Overmann il mercoledì 28 agosto 2013, 10:48

Gli sviluppatori italiani ci sono, ma in tempi recenti sono più concentrati nel mondo indie. Ultimamente comunque Face Noir e Shadows on the Vatican hanno mostrato un livello tecnico alla pari con quello delle produzioni internazionali (sempre parlando di avventure grafiche). Il primo non è comunque stato doppiato in italiano.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda asterix777 il mercoledì 28 agosto 2013, 10:55

Ricordiamo anche gli Artematica, anche se in questo momento meno attivi nel campo delle AG.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Neo-Geo il mercoledì 28 agosto 2013, 18:07

Aggingo anche Anna dei Dreampainters e Donald Dowell! :)
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Dead Space il venerdì 30 agosto 2013, 14:55

asterix777 ha scritto:Ricordiamo anche gli Artematica, anche se in questo momento meno attivi nel campo delle AG.



Quale è la loro ultima ag?

Comunque io penso che uno dei problemi delle ag in generale non sta nel fatto che alla gente non piace ma solamente in una questione di pubblicità.
Oggi possono vendere al pubblico qualsiasi cosa...anche diarrea essiccata da mettere sulle ferite come disinfettante...basta che decidono di volerlo fare e ti bombardano di pubblicità finchè al pubblico non piace...tanto il pubblico come massa è acritico e stupidotto.
Girate per i siti specializzati di video giochi e sfogliate le riviste tipo game informer o the games machine...osservate quante preview, approfondimenti, sminuzzamenti da hype ossessivo anni prima che un gioco esce, recensioni e pubblicità fanno su fps, gdr e compagnia bella. Poi guardate se trovate la stessa attenzione sulle ag.
A meno che non sei appassionato e quindi te le cerchi tu per il resto nessuno sa se sta per uscire il nuovo capitolo daedalic o un'altra ag di qualità.
Le ag non vengono pubblicizzate efficacemente e questo toglie una grossa fetta di mercato di potenziali appassionati che scoprirebbero questo genere.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda asterix777 il venerdì 30 agosto 2013, 16:02

Dead Space ha scritto:Quale è la loro ultima ag?

'Julia: Innocent Eyes', purtroppo anch'essa affetta dalla malattia dell' "episodite".
https://www.adventuresplanet.it/schedario.php?saga=Julia%3A+Innocent+Eyes
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda John il venerdì 30 agosto 2013, 16:14

asterix777 ha scritto:'Julia: Innocent Eyes', purtroppo anch'essa affetta dalla malattia dell' "episodite".
https://www.adventuresplanet.it/schedario.php?saga=Julia%3A+Innocent+Eyes


Scelta poco felice, soprattutto per il prezzo. Un peccato perché non era malaccio.

La pubblicità comunque può fare fino ad un certo punto, un'avventura, magari 2D, ora come ora non arriverà mai a grandissimi numeri, il mercato è cambiato molto.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Overmann il venerdì 30 agosto 2013, 16:17

Amen.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Dead Space il venerdì 30 agosto 2013, 22:28

Per me la questione 2d o 3d è irrilevante anzi dico che a seconda del genere serve 2d o il 3d.
Se l'ag è fantascientifica allora che sia in 3d che rende bene le ambientazioni altrimenti per il fantasy il 2d fatto a mano è perfetto...vedi daedalic che infatti sforna ag a un ritmo vertiginoso con un gran successo.
Quindi la pubblicità centra molto.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il venerdì 30 agosto 2013, 22:51

Dead Space ha scritto:Per me la questione 2d o 3d è irrilevante anzi dico che a seconda del genere serve 2d o il 3d.


Piuttosto d'accordo: gli sviluppatori di Worms hanno fatto marcia indietro tornando, se non al 2D puro, quantomeno alla prospettiva 2D, dopo un "Worms Mayhem" completamente in 3D che non ha convinto nessuno (e ha snaturato completamente lo spirito originale del titolo).

Il prossimo Broken Sword, dopo un' esperienza in 3D non entusiasmante, sta tornando alle origini (e solo per questioni di budget, credo, non si è tornati al 2D nudo e crudo, visto che animare a mano i personaggi costa molto, rispetto al 2D simulato in stile Pendulo)

C'è un vivido mercato di casual game sulle piattaforme mobili e molti casual (essendo figli delle animazioni in Flash) sono e piacciono in 2D.

Quindi questa storia che si deve per forza fare tutto in 3D secondo me è una fissa delle grandi case di produzione tipo EA, Capcom etc. ma c'è una grossa fetta di giocatori che non solo non disdegna il 2D ma spesso va oltre: fatevi un giro su Steam e vi accorgerete di quanti titoli indie che schiacciano l'occhio alla vecchia grafica in 8 o 16 bit ci sono e vendono (La Mulana, per dirne uno).

Si poteva perdonare la smania di fare tutto in 3D tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000, ma sono passati più di dieci anni: spacciare il 3D ancora come una novità, quindi che abbia un valore intrinseco di per sé stesso, è risibile (specialmente quando non lo sai fare: ancora oggi c'è qualcuno che ha il coraggio di fare AG in 3D con personaggi cubettosi che si muovono come burattini di legno...).

Quindi la pubblicità centra molto.


Anche qui sono d'accordo, ma se veramente non hanno i soldi per far sottotitolare i loro giochi in lingue diverse dall'inglese e dal tedesco, che abbiano i soldi per fare campagne pubblicitarie è impensabile.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda John il venerdì 30 agosto 2013, 23:59

Mica ho detto che il 2D non serve anzi, sta vivendo una seconda giovinezza grazie agli sviluppatori indipendenti.

Però si parla di vendite, e lì c'è un abisso. Un gioco tripla A vende 10 volte tanto quelli citati.
Secondo me la pubblicità non basterebbe a colmare questo gap, un'avventura Daedalic che vende 3 o 4 milioni di copie al momento proprio non ce la so vedere.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il sabato 31 agosto 2013, 0:28

Ma secondo me è sbagliato proprio l'approccio: pretendere che una AG punti ai numeri di un gioco tripla A è come pretendere che una Fiction di RaiUno faccia lo stesso share di una partita dei mondiali...

Sono cose fondamentalmente diverse, perché pure io che il calcio non lo seguo, se gioca l'Italia ai mondiali un occhio lo butto e così, visto che a mirare e sparare sono fondamentalmente bravi tutti, è naturale che un HALO raggiunga molte più persone di un Runaway.

Se non si mette tutto nella giusta prospettiva, le AG verranno sempre viste come un genere infruttuoso.

Insomma, non è che non vendano (secondo me) ma non vendono tanto quanto altri titoli, ed è nella natura delle cose. Quando la Lucas faceva soldoni con Monkey Island non è che ci fosse tutta questa concorrenza: o giocavi a Monkey Island e simili, o giocavi con Super Mario e simili (o te ne andavi in sala giochi per provare l'ebrezza degli sprite enormi...).

Fare paragoni col passato non ha molto senso e - a scanso di equivoci - non è una critica a quello che dice John, è solo una considerazione personale.

E' questa mentalità mainstream che soffoca il mercato delle AG, molto più della pirateria, se mi permettete l'osservazione. Se non fosse stato per le produzioni indie, seguendo questa mentalità avremmo avuto ben poco negli ultimi anni.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda John il sabato 31 agosto 2013, 10:50

locutus ha scritto:Ma secondo me è sbagliato proprio l'approccio: pretendere che una AG punti ai numeri di un gioco tripla A è come pretendere che una Fiction di RaiUno faccia lo stesso share di una partita dei mondiali...


Si, ma è quello che sto dicendo io. E non credo basti la pubblicità a colmare il gap.

locutus ha scritto:Fare paragoni col passato non ha molto senso e - a scanso di equivoci - non è una critica a quello che dice John, è solo una considerazione personale.


Mica ho fatto paragoni con il passato...

E' questa mentalità mainstream che soffoca il mercato delle AG, molto più della pirateria, se mi permettete l'osservazione. Se non fosse stato per le produzioni indie, seguendo questa mentalità avremmo avuto ben poco negli ultimi anni.


Si e no. Il mercato si è ampliato ed alcuni generi, tra cui le avventure, fanno sicuramente più fatica. D'altra parte il mercato si è anche evoluto, molti dei punti forti delle avventure ora non sono più loro esclusiva.
Sarebbe sbagliato ridurre il tutto ad un "ora i videogiocatori sono più stupidi, guardano solo la grafica".
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Dead Space il sabato 31 agosto 2013, 14:21

Sono d'accordo con quello che avete detto entrambi.
Il problema ora non è se fanno ag perche come vediamo ne escono tante e di ottima fattura, il problema sta nella localizzazione. A me sembra veramente strano che localizzano i giochi per la polonia e non per l'italia.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda John il sabato 31 agosto 2013, 17:51

In verità le localizzazioni vengono fatte in inglese, che è la lingua che ti permette di vendere ovunque, e spesso in tedesco. Per due motivi, in Europa è il mercato più forte per le AG e, soprattutto, la maggior parte sono sviluppate li.
Poi ovviamente, se il gioco è sviluppato in Uzbekistan, è probabile lo troverai localizzato in Uzbeko, oppure se qualche publisher si prende la briga di localizzarlo lo farà solo per i paesi dove verrà distribuito (come fa la Fx)
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il sabato 31 agosto 2013, 23:02

John ha scritto:
locutus ha scritto:Ma secondo me è sbagliato proprio l'approccio: pretendere che una AG punti ai numeri di un gioco tripla A è come pretendere che una Fiction di RaiUno faccia lo stesso share di una partita dei mondiali...


Si, ma è quello che sto dicendo io. E non credo basti la pubblicità a colmare il gap.


Appunto. Il gap comunque non lo colmi, quindi non devi farti pubblicità con quell'intento, bensì con quello di renderti visibile e non scomparire nel mare magnum di tutte le altre produzioni più main stream.

Se non lo fai, sei tu stesso che alimenti il cliché secondo cui le AG sono titoli di nicchia per gente che s'informa solo su canali specializzati, ti pare?

John ha scritto:
locutus ha scritto:Fare paragoni col passato non ha molto senso e - a scanso di equivoci - non è una critica a quello che dice John, è solo una considerazione personale.


Mica ho fatto paragoni con il passato...


E' che prima, parlando dei giochi in 2D, hai detto che il mercato oggi è molto cambiato :wink:

Hai sicuramente ragione ma, assodato che le AG come genere, siano esse in 2D o in 3D, hanno comunque un target più ristretto rispetto a quello dei titoli che vanno per la maggiore, non vedo quale sia il punto nel farle in 3D a prescindere, come se - di per sé - fosse garanzia di maggiori possibili introiti (cosa di cui dubito, se non supportato da cose più sostanziose). :|

John ha scritto:
locutus ha scritto:E' questa mentalità mainstream che soffoca il mercato delle AG, molto più della pirateria, se mi permettete l'osservazione. Se non fosse stato per le produzioni indie, seguendo questa mentalità avremmo avuto ben poco negli ultimi anni.


Si e no. Il mercato si è ampliato ed alcuni generi, tra cui le avventure, fanno sicuramente più fatica. D'altra parte il mercato si è anche evoluto, molti dei punti forti delle avventure ora non sono più loro esclusiva.
Sarebbe sbagliato ridurre il tutto ad un "ora i videogiocatori sono più stupidi, guardano solo la grafica".


Guarda, non è questione di essere stupidi: le AG hanno prosperato in un'epoca in cui - specie qui da noi - il PC non era ancora visto come macchina prevalentemente da intrattenimento, dove la maggior parte delle persone non sentivano la necessità di averne uno in casa, e in un'epoca in cui l'età media dell'appassionato/fruitore di tecnologia era decisamente più alta rispetto a quella attuale, dove si comincia già in tenera età.

Detto questo, è naturale che accanto al casual game dell'epoca, stile 'Alley Cat', che potevi giocare nelle pause in ufficio, fossero affiancati giochi come le AG pensati per far divertire gente più grandicella.

Ora immagina l'appassionato della prima ora, che all'epoca andava per gli -enta e oggi va per gli -anta: ce lo vedi a smaniare per avere l'ultima AG come un adolescente che pare possa morire, se non mette subito le mani sull'ultimo FPS al Day One per giocare online con gli amici?

Il giro d'affari e i tempi di rientro dalle spese sono per forza, diversi.

Che in molti platform/arcade/action/rpg moderni la componente narrativa abbia assunto grande importanza, mi può fare solo piacere; purtroppo questo non avvicina di un millimetro un "Alice Madness" ad una qualsiasi AG Sierra, perché le esperienze di gioco sono totalmente diverse. Gli Action non sono il mio genere preferito (troppo scarso per non morire ogni 5 minuti) ma ci sono degli action che ho comprato proprio perché, da amante delle AG, mi interessa la storia e/o le ambientazioni e/o i personaggi di quel videogioco. Titoli come la serie Arkham di Batman o l'ultimo Star Trek li ho presi per questo.
Ma non ditemi che uno appassionato di action, che abbia giocato da Arkham City, possa poi divertirsi allo stesso modo a giocare ad un ipotetico punta-e-clicca su Batman, perché non ci credo.

In conclusione: a pensare di imbastardire le AG con un po' di action o semplicemente col 3D, per avvicinare quantomeno superficialmente il genere a quelli più commerciali, non solo non si incassano i soldi dei giocatori main stream ma si rischia di non incassare neppure quelli del target di riferimento naturale delle AG.

Quindi io penso che se una software house vuol fare e vendere un'AG deve mettersi il cuore in pace, capire che non venderà mai quanto Assassin's Creed e smetterla di fare paragoni impropri o di gettare la croce sui consumatori se non vende quanto le piacerebbe (e soprattutto dovrebbe evitare di rendere il genere ancora più di nicchia di quanto non meriti di essere, tagliando su localizzazioni e pubblicità).
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Overmann il lunedì 2 settembre 2013, 11:09

Il problema è che da qualche parte devi tagliare, perchè sei "costretto" a vendere a pocosoldo e il tuo giro d'affari è ristretto.
Dato che le ag non muovono i numeri di FIFA, e non hanno i ritorni di FIFA, vai a tagliare sulla localizzazione sacrificando in primis i Paesi in cui ci sono pochi acquirenti, molta pirateria, poco apprezzamento per il digital delivery. L'Italia è in prima fila che agita la manina.

Il problema non è limitato alle ag ed è ingiusto dire che i giochi vengono localizzati in Polonia (che comunque non è il Kuwait :roll: ) e non in Italia. Molti titoli lo-budget non escono dai confini della lingua inglese... Non vengono tradotti nemmeno in spagnolo nonostante sia una lingua infinitamente più parlata dell'italiano.
Molti titoli DD si sono salvati quando avevano un distributore forte che imponeva politiche meno orientate al profitto grezzo, come Microsoft che pretende che tutti i giochi che distribuisce (anche in DD) in una Paese abbiano almeno i sottotitoli nella lingua locale. In altre occasioni, anche importanti (vedi Telltale e Wadjet Eye) o capisci l'inglese o non giochi.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda locutus il lunedì 2 settembre 2013, 11:32

Siamo d'accordo, infatti come detto un'infinità di altre volte per me è un grosso problema quello di non avere grossi distributori: oneri di localizzazioni e pubblicità, storicamente e fino a pochi anni fa, spettavano difatti a questo soggetto commerciale e non direttamente allo sviluppatore.
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda luise il lunedì 23 settembre 2013, 21:38

Dopo averci tolto il doppiaggio in ita , il retail , e propinarci le ag a puntate ,ecco finalmente le ag solo in inglese :mrgreen:
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Re: Le avventure grafiche sono morte...in Italia

Messaggioda Overmann il martedì 24 settembre 2013, 11:10

La decrescita felice :mrgreen:
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