Adventure's Planet Forum

Piccolo giallo dal fronte Disney-Lucasarts. Dopo i tristi fatti di cui vi abbiamo raccontato poco tempo addietro, salta fuori una notizia che potrebbe rivelare un clamoroso colpo di scena per tutti gli appassionati: la compagnia ha infatti rinnovato il trademark (marchio commerciale) di Maniac Mansion; ma la cosa più curiosa è che non è stato previsto solo l'uso per videogiochi, ma anche per pubblicazioni cartacee e abbigliamento (merchandising?). La domanda sorge spontanea: è in cantiere un nuovo progetto per Maniac Mansion?

La fonte è questo post sul sito americano Neogaf.

Sicuramente è bello sapere che la Disney sa almeno cos'ha comprato, ma non sempre queste operazioni poi portano a progetti concreti. Insomma, meglio non prenderlo come "annuncio". A volte si è fatta una cosa del genere preventivamente, in concomitanza con l'esplorazione di alcune idee, anche non concrete. O forse semplicemente il trademark rischiava di scadere e bisognava rinnovarlo per forza.

Si sa che Disney fa della proprietà dei diritti d'autore una delle sue principali fonti di reddito. Tempo fa Disney acquisì con un’operazione da quattro miliardi di dollari, oltre 5000 personaggi della Marvel Entertainment Group.
L’attuale normativa internazionale sul diritto d’autore, approvata su pressione della Disney, rende illegale qualsiasi libero utilizzo di un opera addirittura fino a 70 anni dalla morte dell’autore e costituisce un fortissimo ostacolo ad una più democratica diffusione e condivisione della cultura e dei saperi.
C'è un documentario indie che si intitola The Disney Trap: How Copyright Steals Our Stories (La trappola Disney: come il copyright ci ruba le storie) ed è un cortometraggio totalmente autoprodotto da tale Monica Mazzitelli dell'associazione "iQuindici". Su you tube è molto conosciuto anche all'estero (oltre 1 milione di visualizzazioni): http://www.youtube.com/watch?v=MqySp7Nq5j0

Magari penso male... ma non mi fido della Disney ... l'ha fatto solo per guadagnarci su il più possibile ed impedire la libera diffusione.