Sono in ritardissimo come al solito, ma finalmente l'ho provato anch'io.
Onestamente mi è piaciuto molto poco. A livello progettuale mi è sembrato molto disgiunto.
Il game design consta difatti di semplici frammenti di gioco perlopiù poco ispirati. Il filone principale è una semplice ricostruzione cronologica di alcune scene passate, labilmente collegate ad elementi d'indagine che rivedete nel presente.
Rispetto ad altri lavori (tipo Danganronpa o Murdered: Soul Sospect) mi è sembrato che qui trovare la soluzione corretta fosse meno soddisfacente. Piuttosto che ragionare sugli indizi, ho lavorato molto di più sulla collocazione geografica delle scene e su qualche semplice presenza/assenza di oggetti da una scena all'altra.
Essendo poi questo scenario abusato, il prodotto soffre di mancanza di varietà, che è maggiormente invalidante in un gioco così corto. Le altre meccaniche ludiche sono dimenticabili, anche se una (la ricostruzione degli ambienti interni di un appartamento) mi è piaciuta particolarmente per originalità, fornendo un buon esempio di consapevolezza spaziale in 3D (considerate tuttavia che io non l'ho risolta per come era stato pensata dagli sviluppatori).
L'ambientazione si sposa piuttosto male con questa struttura a frammenti. Una buona realizzazione grafica, tipo quella di Brothers, dovrebbe farti dimenticare i tool grafici che sono stati utilizzati. Qui molti elementi di decoro (alberi, ammassi di rocce, costruzioni di legname) sono barbaramente copiati/incollati e non coadiuvano l'orientamento.
Essendo poi gli enigmi sparsi a distanze troppo lunghe, inducono forzatamente il giocatore a correre invece che a godersi gli scenari con calma.
L'atteggiamento troppo esplorativo è inoltre punito da una certa povertà di dettagli fuori dagli obiettivi prestabiliti, troppo isolati in strutture create ad hoc. Per mia sfortuna, mi sono anche trovato a fare backtracking lunghissimi per sciocchezze, visto che la end condition di qualche situazione inizialmente non mi era chiara. Un eccesso di zelo che poi ho riscontrato essere non necessario, visto che c'è una funzione di teletrasporto, attiva però solo a fine gioco.
Per la trama, premetto di non essere un profondo estimatore di questo genere, quindi le mie considerazioni potrebbero non avere riscontro nell'esperienza di un fan. In particolare ho sempre trovato l'accoppiata detective e paranormale, ormai ben radicata nella cultura pop, come una sorta di controsenso. Lo scopo dell'investigazione è generalmente quello di stimolare il fruitore del media ad una deduzione da indizi; il paranormale quindi barerebbe perché funziona su una dimensione differente e può dirottare la soluzione dove gli pare.
Di sicuro è possibile invertire il processo e dare una sorta di regolamento ai fenomeni ignoti, ma andando a scapito del mistero che alimenta la suspense del paranormale.
Il gioco sembra più impostato verso la prima scelta, quindi c'è tutta una prima parte in cui uno si può illudere di risolvere il caso, ma gli elementi metafisici che vengono poi usati per chiudere il pacchetto non danno avrebbero dato adito ad un possibile approccio razionale.
Qualche altra considerazione più approfondita sulla trama è in spoiler; consiglio vivamente di non leggere se non si è giocato:
Se le situazioni in cui il protagonista Paul si trova sono frutto della fantasia di Ethan, perché questo pattern si rompe nell'ultimo caso, nel quale egli vede invece una situazione veramente accaduta?
Potrebbe essere un ultimo racconto autobiografico che Ethan avrebbe voluto scrivere in punto di morte, ma in tal caso la saga ideata dal ragazzo non avrebbe alcuna possibile collocazione cronologica. Nella storia reale difatti Ethan muore o è morente e i suoi parenti sopravvivono, mentre in quella immaginaria succederebbe l'inverso, contraddicendosi.
A quel punto si potrebbero introdurre ipotesi strane sul Dormiente, ma non mi sembra che i vaghi appigli introdotti chiariscano granché (E' Ethan? In tal caso, che senso hanno quindi i vaneggiamenti dei suoi parenti controllati, che ne parlano come se fosse un'entità terza? Perché l'entità vuole che tutti muoiano, quando invece vogliono salvaguardarlo? Come fa Ethan ad essere fisicamente presente nelle scene?).
Potrà essere una mia pura preferenza personale, ma le storie che coinvolgono personaggi sotto ipnosi sono un cliché poco interessante; prediligo di gran lunga personaggi che interagiscono con il loro libero arbitrio, che, oltre ad essere più realistici, non creano quell'effetto di incanalamento della trama senza conflitti generata dalla volontà di un'entità controllante univoca.
E' però anche vero che la mediocrità narrativa potrebbe essere giustificata dal fatto che lo scrivente sia una bambino, ma non sono convinto che questa interpretazione nel meta-mezzo possa bastare, visto che la prima run viene comunque rovinata se giocata senza questa informazione.