locutus ha scritto:Allora, presi come singoli acquirenti, forse gli italiani che giocano alle AG e parlano un po' di inglese, non sono poi così pochi se ci tieni a non rovinare il prodotto con una localizzazione di serie B che potrebbe portarti voti bassi in suolo italiano. E se non siamo così pochi, perché impedire - a chi vuole - di tradurre il tuo gioco, ampliando la platea dei possibili acquirenti anche ai non anglofoni?
Te le ho scritte prima le possibili ragioni. Perchè la modifica potrebbe essere peggiorativa (quindi con conseguenza sulle vendite e sul valore del brand, che vanno anche oltre il suolo italiano), perchè potrebbe portare a risultati imprevedibili nelle vendite (quello che l'avrebbe preso al day-one in inglese a 20€ adesso aspetta che esca la traduzione e te lo compra in offerta a 10€), perchè se lo fai per l'Italia dovresti farlo per tutto il resto delle minoranze con il risultato che tenere tutto sotto controllo è ancora più difficile.
E' questo concetto che non mi va giù: che noi italiani non serviamo a niente nel mare magnum dei videogiocatori, però ci "salvano da noi stessi" impedendo che qualcuno faccia una traduzione non consona.
Non penso proprio che ci sia questo razzismo, stanno solo cercando di mantenere il controllo su qualcosa che è
loro proprietà al prezzo di perdere pochissimi soldi (quelli degli italiani che non parlano in inglese, sono appassionati di ag, comprerebbero a prezzo pieno).
E' un po' ridicolo ed anche non vero, perché le traduzioni amatoriali sono quelle che vengono aggiornate, rivedute e corrette più spesso mentre quelle ufficiali raramente vengono seguite dopo la pubblicazione del gioco.
Parlo di gruppi di traduzione amatoriali, come quelli che ci hanno permesso di giocare in italiano a Sam & Max, Jurassic Park e Walking Dead (prima che chi di dovere si svegliasse) senza chiedere niente in cambio e contro i quali porre addirittura dei veti mi sembra assurdo.
Nessuno dice che non siano bravissimi, alcuni traduttori amatoriali, ma pretendere di entrare nella testa e nei piani di chi produce liquidando tutto con un "è assurdo" mi sembra una semplificazione eccessiva.
no.one ha scritto:eppure credo che TWD sia andato bene anche in italia, la mia opinione è che la causa di tutto sia la sciatteria
No, semplicemente l'inglese si impone come lingua franca de facto, soprattutto quando gran parte dell'industria nasce in USA. Semplicemente danno per scontato che comprerai TWD2 anche se sarà solo in inglese. E evidentemente hanno ragione, dato che nessuno in Italia ha mai fatto un "embargo" rifiutandosi di trattare giochi non localizzati.
Nel mondo del DD poi la cosa si acuisce, dato che "Internet è in inglese"...
Nel caso di Telltale poi la cosa è portato all'estremo dal fatto che non localizzano in nessuna lingua che non sia l'inglese: se te ne freghi dei tedeschi / spagnoli / brasiliani che non conoscono l'inglese, figurati cosa ti importa degli italiani.