Diduz ha scritto:Matthia ha scritto:penso che all'epoca il fatto di avere questa meccanica realtime, la grafica particolare, ed il setting affascinante
E' un mistero, chissà come mai ci siamo fatti convincere, per così poco...
Per i miei gusti prima di tutto servono due cose: una sceneggiatura che 'nel durante' ti sappia incuriosire/attirare di passo in passo ed un'atmosfera che alla base ti sappia affascinare, ma che a conti fatti durante l'avventura ti faccia immedesimare (esempio: se io adoro il classico setting di un weekend in un castello lugubre, per i miei gusti si parte bene e mi attira, ma poi il modo in cui il gioco mi fa immedesimare è un'altra cosa). Poi segue una storia più complessa e con i suoi colpi di scena, dei personaggi ben delineati, un lore degno, dialoghi corposi ed importanti, e per me in ultimo possono anche essere per ultimi enigmi e gameplay stesso (nel senso che se il personaggio zoppica ma il gioco è narrativamente eccelso non lo guardo manco il difetto).
Detto questo, il realtime che sia un pregio dipende, io ho apprezzato la dinamica all'epoca diversa ma nella stesura del gioco non l'ho goduta, in tempi recenti e penso che sarebbe stato peggio se l'avessi giocata all'epoca...
la grafica particolare bè, il gusto artistico attira eccome, si... il setting affascinante anche, ma come ho scritto prima è la base, poi dipende da come 'assapori' il setting durante il gioco, a me complice la velocità del realtime, ed una narrativa che a me non ha convinto non mi ha fatto assaporare una bella location come poteva essere da Assassino sull'Oriente Express
Diduz ha scritto:Oggi come oggi (tanto per non recriminare troppo) questa consapevolezza artistica del mezzo è più diffusa grazie al mercato indie,
Ed è questo quello che dicevo, ha tirato più all'epoca 'questa consapevolezza artistica' che all'epoca era più un ago in un pagliaio (ma direi anche no) piuttosto che dare il giusto peso anche 'al resto'... e per i miei gusti 'ha fallito' nel restante, anche se a me ha dato problemi soprattutto 'il realtime'...
Diduz ha scritto:Storia ambientata agli albori della I Guerra Mondiale, ricostruzione dell'Orient Express, i sottotitoli che compaiono solo se il protagonista conosce la lingua parlata dalla persona, personaggio principale legato all'IRA (anzi, pre-IRA), un mercante d'armi, una spia che suona il violino (con tanto di miniconcerto semifacoltativo, per chi non si fida), gli anarchici russi che anticipano la Rivoluzione d'Ottobre, ribelli serbi, omosessualità (non immediata da cogliere, non telefonata e in tempi pre-politically correct, in quasi contemporanea con GK2).
Che vi devo dire? Posso capire che le meccaniche "risichino" e non "rosichino" per un certo tipo di pubblico, ma che narrativamente il gioco offra poco... beh... pubblico difficile!
Bravo, ed infatti questi sono i tasselli messi nel suo universo narrativo che attirano, e non poco nel momento in cui inizi a giocare, ma questa marea di potenziali soggetti, locazioni ed impronta storica si mescolano in una maniera della sceneggiatura che per me ha spunti narrativi molto deboli...
Resta sempre il discorso che ad ognuno di noi ha percezioni diverse... per esempio la fase del concerto del violino potrebbe rappresentare un 'evento' artistico durante il gioco che piazza il piacere del gioco ancor più in alto, mentre per me è stata un'occasione sprecata per il come è stato realizzato un evento dal notevole potenziale