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The Last Express

Il mondo delle Avventure Grafiche, dalle origini sino ai giorni nostri.

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Re: The Last Express (fustigatemi pure...)

Messaggioda hunters77 il sabato 6 gennaio 2018, 15:47

Matthia ha scritto:Anche io lo giocai 3 anni fa su un Android, avendo mancato questo presunto capolavoro, ma ne sono rimasto deluso... penso che all'epoca il fatto di avere questa meccanica realtime, la grafica particolare, ed il setting affascinante abbiano indotto all'epoca a renderlo un gioco-idolo... ma a conti fatti, narrativamente non è poi questo granché, e pure a livello di enigmi ed 'eventi della sceneggiatura' non brilla particolarmente.


Insomma, ci sono gli estremi per una "revisione storica" su TLE? :P :P
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Re: The Last Express (fustigatemi pure...)

Messaggioda experience86 il sabato 6 gennaio 2018, 18:02

Va sempre e comunque inquadrato nel periodo in cui è stato pubblicato, e all'epoca l'effetto prodotto fu bello grande.

Dal punto di vista della sceneggiatura ricordiamoci sempre che quello che oggi ci può apparire "già visto" magari era originale al momento dell'uscita.
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Re: The Last Express (fustigatemi pure...)

Messaggioda Diduz il domenica 7 gennaio 2018, 0:19

Ecco, dai il braccio e si prendono tutta la mano, :D meno male che experience86 veglia (nonostante il gioco non gli sia piaciuto tanto, ancora più apprezzabile).
Qui tocca intervenire di nuovo. :lol:

Matthia ha scritto:penso che all'epoca il fatto di avere questa meccanica realtime, la grafica particolare, ed il setting affascinante

E' un mistero, chissà come mai ci siamo fatti convincere, per così poco... 8)
Tieni presente che la grafica alla Toulouse-Lautrec mira a trasmettere un periodo storico filtrando la realtà con l'arte del periodo, non è effettismo fine a se stesso. Una procedura di una finezza pazzesca. Oggi come oggi (tanto per non recriminare troppo) questa consapevolezza artistica del mezzo è più diffusa grazie al mercato indie, e non sempre con tale cognizione di causa. Nel 1997, semplicemente, il mercato indie non esisteva. Spendere 6 milioni di dollari per fare un gioco così fu una follia pura. Quanto le contaminazioni messicano-art deco-noir di Grim Fandango.

Matthia ha scritto:narrativamente non è poi questo granché

Storia ambientata agli albori della I Guerra Mondiale, ricostruzione dell'Orient Express, i sottotitoli che compaiono solo se il protagonista conosce la lingua parlata dalla persona, personaggio principale legato all'IRA (anzi, pre-IRA), un mercante d'armi, una spia che suona il violino (con tanto di miniconcerto semifacoltativo, per chi non si fida), gli anarchici russi che anticipano la Rivoluzione d'Ottobre, ribelli serbi, omosessualità (non immediata da cogliere, non telefonata e in tempi pre-politically correct, in quasi contemporanea con GK2). Su tutto, l'idea che gli eroi al mondo siano pochi, e che la storia li possa fagocitare, come accade nei meravigliosi titoli di coda, quando la cartina dell'Europa si trasforma dal 1914 al 1997, sotto i nostri occhi.
Che vi devo dire? Posso capire che le meccaniche "risichino" e non "rosichino" per un certo tipo di pubblico, ma che narrativamente il gioco offra poco... beh... pubblico difficile! :lol:
Ultima modifica di Diduz il domenica 7 gennaio 2018, 11:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: The Last Express (fustigatemi pure...)

Messaggioda experience86 il domenica 7 gennaio 2018, 11:26

Diduz ha scritto:Ecco, dai il braccio e si prendono tutta la mano, :D meno male che experience96 veglia (nonostante il gioco non gli sia piaciuto tanto, ancora più apprezzabile).
Qui tocca intervenire di nuovo. :lol:


Non solo sei sempre il meio quando fai le tue disamine incontrovertibili, ma mi levi anche dieci anni di vecchiaia con quel 96 :mrgreen:
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Re: The Last Express (fustigatemi pure...)

Messaggioda Diduz il domenica 7 gennaio 2018, 11:56

experience86 ha scritto:Non solo sei sempre il meio quando fai le tue disamine incontrovertibili, ma mi levi anche dieci anni di vecchiaia con quel 96 :mrgreen:

Grazie! :oops: :lol:
E' che all'inizio stavo scrivendo solo "Experience" poi ho detto "Beh, però il numero bisogna metterlo, sennò è incompleto". L'ho messo al volo e... :lol:
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Re: The Last Express (fustigatemi pure...)

Messaggioda Matthia il martedì 16 gennaio 2018, 12:12

Diduz ha scritto:
Matthia ha scritto:penso che all'epoca il fatto di avere questa meccanica realtime, la grafica particolare, ed il setting affascinante

E' un mistero, chissà come mai ci siamo fatti convincere, per così poco... 8)

Per i miei gusti prima di tutto servono due cose: una sceneggiatura che 'nel durante' ti sappia incuriosire/attirare di passo in passo ed un'atmosfera che alla base ti sappia affascinare, ma che a conti fatti durante l'avventura ti faccia immedesimare (esempio: se io adoro il classico setting di un weekend in un castello lugubre, per i miei gusti si parte bene e mi attira, ma poi il modo in cui il gioco mi fa immedesimare è un'altra cosa). Poi segue una storia più complessa e con i suoi colpi di scena, dei personaggi ben delineati, un lore degno, dialoghi corposi ed importanti, e per me in ultimo possono anche essere per ultimi enigmi e gameplay stesso (nel senso che se il personaggio zoppica ma il gioco è narrativamente eccelso non lo guardo manco il difetto).

Detto questo, il realtime che sia un pregio dipende, io ho apprezzato la dinamica all'epoca diversa ma nella stesura del gioco non l'ho goduta, in tempi recenti e penso che sarebbe stato peggio se l'avessi giocata all'epoca...
la grafica particolare bè, il gusto artistico attira eccome, si... il setting affascinante anche, ma come ho scritto prima è la base, poi dipende da come 'assapori' il setting durante il gioco, a me complice la velocità del realtime, ed una narrativa che a me non ha convinto non mi ha fatto assaporare una bella location come poteva essere da Assassino sull'Oriente Express :)

Diduz ha scritto:Oggi come oggi (tanto per non recriminare troppo) questa consapevolezza artistica del mezzo è più diffusa grazie al mercato indie,

Ed è questo quello che dicevo, ha tirato più all'epoca 'questa consapevolezza artistica' che all'epoca era più un ago in un pagliaio (ma direi anche no) piuttosto che dare il giusto peso anche 'al resto'... e per i miei gusti 'ha fallito' nel restante, anche se a me ha dato problemi soprattutto 'il realtime'...

Diduz ha scritto:Storia ambientata agli albori della I Guerra Mondiale, ricostruzione dell'Orient Express, i sottotitoli che compaiono solo se il protagonista conosce la lingua parlata dalla persona, personaggio principale legato all'IRA (anzi, pre-IRA), un mercante d'armi, una spia che suona il violino (con tanto di miniconcerto semifacoltativo, per chi non si fida), gli anarchici russi che anticipano la Rivoluzione d'Ottobre, ribelli serbi, omosessualità (non immediata da cogliere, non telefonata e in tempi pre-politically correct, in quasi contemporanea con GK2).
Che vi devo dire? Posso capire che le meccaniche "risichino" e non "rosichino" per un certo tipo di pubblico, ma che narrativamente il gioco offra poco... beh... pubblico difficile! :lol:

Bravo, ed infatti questi sono i tasselli messi nel suo universo narrativo che attirano, e non poco nel momento in cui inizi a giocare, ma questa marea di potenziali soggetti, locazioni ed impronta storica si mescolano in una maniera della sceneggiatura che per me ha spunti narrativi molto deboli...

Resta sempre il discorso che ad ognuno di noi ha percezioni diverse... per esempio la fase del concerto del violino potrebbe rappresentare un 'evento' artistico durante il gioco che piazza il piacere del gioco ancor più in alto, mentre per me è stata un'occasione sprecata per il come è stato realizzato un evento dal notevole potenziale
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Re: The Last Express (fustigatemi pure...)

Messaggioda Neo-Geo il martedì 16 gennaio 2018, 18:29

Matthia ha scritto:Bravo, ed infatti questi sono i tasselli messi nel suo universo narrativo che attirano, e non poco nel momento in cui inizi a giocare, ma questa marea di potenziali soggetti, locazioni ed impronta storica si mescolano in una maniera della sceneggiatura che per me ha spunti narrativi molto deboli...


Spunti narrativi deboli... uhm... quindi quali possono essere degli spunti narrativi "forti"? Come da cosa deve essere composta una "buona sceneggiatura" allora?

Non rispondere da "elementi in grado di coinvolgere" perché sarebbe una non risposta!
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Re: The Last Express

Messaggioda Matthia il mercoledì 17 gennaio 2018, 10:42

bè stanno diversi punti messi lì come l'anello, Il manoscritto a Gerusalemme, del perché stava fuggendo (Si ok qui lo dice, ma non approfondisce)... insomma da quanto lessi sembra che erano dei pezzi interessanti messi per un eventuale seguito... si ma piazzarli in quel modo, continuare ad accennarli e poi non approfondirli più, mi ha fatto rimanere con il mistero sulla punta della lingua senza assaporarli...

poi pur affascinandoti dei discorsi fatti dai passeggeri in treno, non si approfondiscono più di tanto (ed i personaggi sono pochi, eh), nessuno ti entra dentro... oh, dichiaramo è una fuga su un treno dove si verificano varie situazioni e condito dallo stile, eccetera, risulta comunque un prodotto piacevole ed interessante, ma per i miei gusti ci manca davvero parecchio per eccellere... neppure gli enigmi (pochissimi) fanno granché, la durata è brevissima... insomma, il potenziale c'era ma vale come un piacevole 'indie' dall'arte invidiabile, dalla stesura piacevole, ma nulla di più
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Re: The Last Express

Messaggioda LowLevel il sabato 27 gennaio 2018, 12:02

Ho acquistato "The Last Express" inconsapevole che il gioco avesse una dinamica in real-time, che ho sempre detestato da quando giocai "Cruise for a Corpse" su Amiga, che sotto diversi punti di vista mi piaceva tantissimo.

Il risultato di quella inconsapevolezza mi ha portato ad iniziare il gioco ma ad interromperlo non appena mi sono reso conto del tipo di gameplay. Sono consapevole che si tratta di una reazione opinabile, ma certi elementi del design dei videogiochi sono per me sgradevoli fino al punto da rendere l'esperienza più negativa che positiva.

Resto tuttavia con il rammarico di aver rinunciato ai diversi aspetti positivi, a cominciare dalla storia, che mi sembrava avvincente.

Riguardo poi gli aspetti visuali, ritengo il risultato delle tecniche di rotoscopia incredibilmente affascinante. Gli stili grafici ottenuti con tecniche meno popolari sono sempre stati un tema per il quale ho un debole e per chi è interessato vorrei condividere un thread che ho aperto qualche mese fa su un altro forum (spero sia in linea con la policy di questo forum, mi viene semplicemente più comodo mettere un link invece di riscrivere tutto e ripubblicare immagini e video), riguardante alcune foto del backstage di "The Last Express" e delle note sulle tecniche usate:

Awesome backstage photos of “The Last Express”
"Do you ever wonder if we're all just characters in a novel?"

- Guybrush Threepwood to the Lookout in "The Secret of Monkey Island"
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