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Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Il mondo delle Avventure Grafiche, dalle origini sino ai giorni nostri.

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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Neo-Geo il sabato 23 maggio 2015, 16:08

SimoneHouse ha scritto:Non capisco tutte queste critiche al backtracking. E' vero che si devono rivisitare più volte le stesse ambientazioni, ma alla fine il numero di queste mi pare abbastanza constistente. Quasi tutto il 2° capitolo di Deponia si svolge nella stessa città negli stessi posti, ma non mi sembra che qualcuno si sia lamentato al riguardo.


Risponde bene Gnupick.

Gnupick ha scritto:Comunque questo discorso sul riciclo delle locazioni (che secondo me non è la stessa cosa del semplice 'backtracking') è molto interessante, anche perchè da sviluppatore mi ci sono imbattuto e ho un'idea precisa a riguardo.

Sarebbe forse da aprire un nuovo topic...


Il backtracking e il riciclo di ambientazioni e personaggi sono connessi ma non sono la stessa cosa. Il riciclo diventa un difetto quando chi gioca riesce a notare il perché viene fatto. Alle volte ci sono spunti della trama che vengono forzatamente dirottati verso locazioni già visitate o personaggi già interpellati. Ad esempio, in Gemini Rue (gran gioco ma non perfetto) ti metti a cercare varie persone sparse sul pianeta terra e alla fine scopri che abitano tutte nello stesso condominio.

Comunque ci sto ad aprire un topic in merito.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Danaroth il sabato 23 maggio 2015, 19:28

Il backtracking a mio parere è solo una definizione dispregiativa causata dalla mancanza sull'altro piatto della bilancia di vari altri vantaggi che può portare con sé, quando questi ultimi non sono curati con attenzione, tipo:
-Un'ambiente estremamente denso di interattività
-Possibilità di approcci diversificati ad una stessa situazione ambientale
-Permesso di soffermarsi sulla vitalità visiva del mondo di gioco (segreti, dettagli artistici, diversificazione meteo, ecc)
-Apprezzare un level design fortemente interconnesso e ramificato a mo' di rete neurale
(Ovvio, se ci aggiungi spostamenti lenti e tempi di caricamento inaccettabili, la frittata è fatta.)
Quando si vuole puntare tutto sull'efficacia narrativa (di quella dinamica, non da sitcom insomma), il senso d'occlusione di questo approccio è certamente un grosso ostacolo, ma sono sempre stato convinto le AG possano vivere di un dialogo con il giocatore molto più ampio della semplice narrazione passiva.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Overmann il sabato 23 maggio 2015, 21:42

Danaroth ha scritto:Il backtracking a mio parere è solo una definizione dispregiativa causata dalla mancanza sull'altro piatto della bilancia di vari altri vantaggi che può portare con sé, quando questi ultimi non sono curati con attenzione,


Più riassuntivamente, si può dire che il backtracking - in senso dispregiativo - è quando torni nelle stesse schermate senza che queste vengano sfruttate.
Aggiungi tempo di gioco senza aggiungere contenuto.
Se invece stai riutilizzando delle locazioni aggiungendo contenuto, il problema è mitigato.
Insomma è un problema di equilibrio, di rapporto fra tempo perso e tempo investito.

Come aggiungere contenuto è un problema del game designer: la locazione cambia, qualcosa viene aggiunto, ci sono nuovi puzzle, qualcosa che prima era inaccessibile ora lo diventa (se torni in una schermata per aprire una porta dopo aver trovato la chiave nessuno se la prende, dai)... Oppure, in certi rari casi, il mondo di gioco è così profondo che c'è sempre qualcosa da scoprire (recentemente Murdered Soul Suspect mi ha dato questa impressione, ma è soprattutto il caso dei survival horror storici, come Silent Hill e Project Zero).

Ovviamente poi dipende sempre da quanto fai una cosa. Quanto contenuto aggiungi rispetto a quanto mi costringi a girare per le stesse locazioni.

Broken Age ha due difetti diversi, minimamente correlati: da un lato ricicla le stesse locazioni per troppo tempo, e anche se ci ambienti seicento puzzle diversi poi vengono a noia, dall'altro lato costringe il giocatore a rimbalzare troppo senza ricompensarlo sufficientemente in contenuto.
Un teletrasporto Costarena-Nubila e una mappa interattiva sulla nave avrebbero aiutato moltissimo, ma a scapito della durata ovviamente. Se ti interessa che nelle recensioni non venga scritto esplicitamente che è troppo corto (e purtroppo dopo il successo finanziario della campagna è una paura razionale), però, ti terrai alla larga da qualunque sistema di quick travel.
La cosa gli è tornata indietro come un boomerang, comprensibilmente.

Un'altra cosa che mi sento di aggiungere è che in un gioco di questo tipo (molto creativo, onirico, originale) le locazioni sono più protagoniste della media: Schafer le ha schiaffate tutte nelle prime ore di gioco, facendoci scoprire i suoi "mondi" (che poi possono piacere o meno, a me è piaciuta solo l'astronave, però riconosco che sono mondi con una forte personalità) tutti assieme. E lasciandoci lì a desiderarne altri. Che non c'erano...
Altri giochi con questa impostazione rilasciano le location a cadenza ben distribuita proprio sapendo che "il viaggio", la scoperta di un nuovo "mondo", porta a un forte risveglio di attenzione e coinvolgimento nel giocatore.
Anche questo è un difetto purtroppo e non si può dare sempre la colpa al budget.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda asterix777 il domenica 24 maggio 2015, 12:21

Gnupick ha scritto:Comunque questo discorso sul riciclo delle locazioni (che secondo me non è la stessa cosa del semplice 'backtracking') è molto interessante, anche perchè da sviluppatore mi ci sono imbattuto e ho un'idea precisa a riguardo.

Sarebbe forse da aprire un nuovo topic...

experience86 ha scritto:Io ti seguo a ruota, mi interessa tantissimo come discorso.

Neo-Geo ha scritto:Comunque ci sto ad aprire un topic in merito.

Serviti.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Neo-Geo il domenica 24 maggio 2015, 16:22

Danaroth ha scritto:Il backtracking a mio parere è solo una definizione dispregiativa causata dalla mancanza sull'altro piatto della bilancia di vari altri vantaggi che può portare con sé, quando questi ultimi non sono curati con attenzione, tipo:
-Un'ambiente estremamente denso di interattività
-Possibilità di approcci diversificati ad una stessa situazione ambientale
-Permesso di soffermarsi sulla vitalità visiva del mondo di gioco (segreti, dettagli artistici, diversificazione meteo, ecc)
-Apprezzare un level design fortemente interconnesso e ramificato a mo' di rete neurale
(Ovvio, se ci aggiungi spostamenti lenti e tempi di caricamento inaccettabili, la frittata è fatta.)
Quando si vuole puntare tutto sull'efficacia narrativa (di quella dinamica, non da sitcom insomma), il senso d'occlusione di questo approccio è certamente un grosso ostacolo, ma sono sempre stato convinto le AG possano vivere di un dialogo con il giocatore molto più ampio della semplice narrazione passiva.


Il backtracking non ha nessuna connotazione negativa. Non c'è bisogno di dimostrare che può essere un aspetto positivo.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda juclement il lunedì 25 maggio 2015, 11:59

Ma si trova retail in versione completa o come due atti separati?
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Matthia il mercoledì 27 maggio 2015, 12:11

E mentre voi vi deliziate con le discussioni filosofiche sul back-tracking io metto il My2Cents :)

Broken Age - My2Cents

Inutile dire che l'approccio migliore per iniziare un gioco, un film o un libro è quello di non aspettarsi nulla dallo stesso. Per di più, dopo aver letto critiche in abbondanza, forse lo si valuta meglio, moltooo meglio, per quello che a conti fatti non è per niente una ciofeca, anzi...

Broken Age è stata la nascita del fenomeno Kickstarter, e nei piani di Tim Schaffer doveva essere anche la rinascita di quell'operazione-nostalgia per il ritorno agli adventure Lucas-style degli anni '90.

Forse è questo il problema alla base del gioco, delle numerose critiche in giro: l'avere come padre uno dei fondatori del genere, l'aver raccolto il numero più alto di dollari nella storia del crowd-founding per un'avventura punta&clicca, e dover sostenere il peso dei nostalgici nel riuscire a fare un nuovo gioco che sia almeno alla pari dei vecchi capisaldi come un Monkey Island o un Maniac Mansion.

Non fosse solo questo, ma il buon Tim si è fatto prendere troppo dall'entusiasmo della raccolta fondi, ed ha sperperato l'intero patrimonio raccolto in troppe riunioni, troppi video-documentari a regola d'arte, e forse un pò troppo dispendio di energie nell'art-style del gioco stesso.

Quindi la storia la sappiamo tutti, la Double Fine finisce i soldi, e rilascia solo l'Atto 1 (non era mica previsto il gioco spezzato in due fasi) che si riesce a finire in 3/4 ore... poi inizia un'altra raccolta fondi parallela, raccimola soldi in altri modi, si auto-sovvenzia fino a quando dopo parecchio tempo riesce a consegnare l'Atto 2 che dura il doppio dell'Atto 1 (a me il gioco è durato sulle 15 ore).

Morale della favola? Se l'Atto 1 presenta una 'intro' molto narrativa e con poco gameplay, preso dalle critiche sui forum, il Secondo Atto ne subisce l'influenza e sforna una parte solo quasi gameplay, e per via della mancanza di fondi di cui sopra, si provvede a 'tagliare' le risorse artistiche riciclando gli stessi mondi e stanze già esplorate nel solo primo atto. Rendendo allo stesso tempo scontenti dei nuovi che vedono il fascino dell'Atto 1 svanire nel riciclaggio e power-play 'filler' presente nel 2... in pratica prova ad accontentare tutti ma non accontenta nessuno.

Io come la penso? Più o meno allo stesso modo, anche se essendo più propenso ad un gioco più storia e meno gameplay, ho preferito molto la fase 1, ma nonostante tutto mi sono fatto trascinare anche dagli enigmi del secondo atto.

Per me riciclo o no, l'idea di scambiare i due mondi dalla prospettiva diversa dei due personaggi, può essere una furbata per risparmiare ma è stata comunque una bella idea. Stimolante ed incuriosito dell'approccio aperto ed interessato di Vella e Shay nei due mondi completamente nuovi per loro.

Diciamo che il gioco doveva avere un ritmo diverso, la intro andava bene com'è, il secondo atto nel sua doppia longevità doveva dosare bene colpi di scena (bellissimi quelli a fine atto 1 ed inizio atto 2) e la narrativa con gli enigmi, ed aver un epilogo con qualche colpo di classe in più come la stesura stessa del progetto, ma non la sua fine, fin troppo 'da buon cartone Disney/DreamWorks'.

Dopotutto, in Broken Age ho trovato addirittura più interessante di alcuni vecchi adventure classici Lucas (se ben ricordo), il mistero e la curiosità in cui vengono raccontati i suoi nuovi mondi, e soprattutto come vengono sfatati i tabù di questi. Più stimolante ed affascinante di alcuni vecchi capisaldi, e senza neanche perdere lo charme e quel tocco Lucasfilm di un tempo.

Quindi in cosa 'fallisce' il gioco? Ritmo come già detto, epilogo senza colpi di genio anche, poi per alcuni è stato eccessivo il back-tracking (per me non è stata affatto pesante, anzi ben bilanciato), per alcuni sono stati pochi anche gli scenari (io direi che avrei preferito giusto qualcosina in più), ed io aggiungo anche il fatto che a volte non c'è molto legame 'logico-ambientale' fra le stanze... ad esempio nel mondo di Vella, attraversare ambienti quali nuvole, bosco, spiaggia e montagna/caverna in 4 schermate mi sembra decisamente eccessivo e 'sconclusionato'... sarà anche la bizzarria nel fare gioco stile Maniac Mansion, però...

Il resto per me è invece da TOP Score: lo stile grafico, sebbene non preferisco quando si disegnano braccia e gambe a mò di stecca, è fantastico, ed il fatto di aver gestito dialoghi, ma anche fasi d'interazione e non con zoom-in/out, parallase, eccetera diventa una delizia. Il Voice Acting è incredibile, io non adoro mai le voci inglesi, ma B.A. è fra i primi giochi ad avermi fatto innamorare delle voci dei personaggi, e delle loro smorfie. Le musiche sono anch'esse incredibilmente calzanti al posto giusto, da toni fiabeschi a rilassanti, a super-eroistici, però a differenza delle 'solite' musiche ben fatte di altri giochi queste le trovo anche con un tocco di personalità in più.

Quello che potrebbe far storcere il naso è lo stile troppo da 'marshmallow' (non saprei come definirlo ^_^;) di alcuni 'attori' del gioco, i soliti maschi duri&puri potrebbero schifare a volo l'adventure 'da Teletubbies' e quindi non troverebbero nulla di buono nel gioco perché sopraffatti da questo disgusto da zucchero filato che permea lo stile dell'ambientazioni :) Io non l'adoro, ma so apprezzarlo se nel contesto risulta essere giusto, e qui ci riesce in pieno.

Il gioco inoltre mi ha regalato anche qualche buona vibrazione di cuore fra stile/scena/personaggi/battute/musica (fighissimo l'albero parlante) che solo un buon vecchio gioco Lucasfilm saprebbe fare, ed è per questo che sebbene con diversi difetti il gioco mi è piaciuto molto, nonostante gli ostacoli che ha dovuto subire durante il suo sviluppo è riuscito cmq a portare l'entusiasmo di un nuovo parto Lucas a casa. E dopo parecchio tempo... scusate se è poco...

E' un gioco Lucas, vero, affascinante, con uno stile moderno ma classico allo stesso tempo, e da buon nostalgico quanto vorrei il vero Monkey Island 3 fatto proprio in questo modo, ovviamente senza questi problemi di dollari, e senza dover spezzare il gioco in più parti e subire l'influenza dei forummisti.

Ah, non sono un intenditore fine di enigmi, però ritengo che nonostante l'eccesso messo nell'Atto 2 sono stati introdotti con maestria nella maniera più semplice per qualsiasi utente (gli hot spot dopotutto sono davvero pochi per stanza) e pure abbastanza vari nello svolgimento (qualcuno ovviamente stona sempre o dimostra segni di illogicità stile quando si viene a sapere qualcosa da un altro mondo per come risolverlo nell'altro senza che i due protagonisti si scambiano informazioni, ma vabbé...).

Ho apprezzato MOLTISSIMO anche lo stile grafico adottato nei menù, nella pulizia dell'immagine, del MainMenù, dell'interfaccia inventario/salvataggi, nel lanciare senza fronzoli da GOG il gioco e giocare subito. Peccato per quei 3-4 secondi pieni per il fading fra una schermata e l'altra, se veniva dimezzato era giocare come bere un bicchiere d'acqua (ah si, anche il poter saltare le scene non solo da barra spaziatrice ma anche da mouse avrei inserito :)).

Broken Age può risultare quindi una rinascita per il genere, e come nei primi episodi di ogni filone ha le sue lacune e difetti, ma parte da una base eccellente.

Peccato solo che Schaffer non voglia essere la nuova Lucas, piuttosto un publisher in grado di spaziare su più fronti e non solo sugli adventure.

Da Broken Age potrebbero partire una nuova serie di adventure Lucas-style davvero fantastici.

VOTO: 91 (voto stile TGM - sarebbe un 850 su un 'K' - sarebbe un 80% da Adventure's Planet - sarebbe un 7,5 'rigido' a scuola :))
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Overmann il mercoledì 27 maggio 2015, 13:46

Matthia ha scritto:Inutile dire che l'approccio migliore per iniziare un gioco, un film o un libro è quello di non aspettarsi nulla dallo stesso. Per di più, dopo aver letto critiche in abbondanza, forse lo si valuta meglio, moltooo meglio, per quello che a conti fatti non è per niente una ciofeca, anzi...


E' impossibile non aspettarsi nulla, tutti noi siamo polarizzati dalla nostra esperienza.

Il gioco inoltre mi ha regalato anche qualche buona vibrazione di cuore fra stile/scena/personaggi/battute/musica (fighissimo l'albero parlante) che solo un buon vecchio gioco Lucasfilm saprebbe fare, ed è per questo che sebbene con diversi difetti il gioco mi è piaciuto molto, nonostante gli ostacoli che ha dovuto subire durante il suo sviluppo è riuscito cmq a portare l'entusiasmo di un nuovo parto Lucas a casa. E dopo parecchio tempo... scusate se è poco...

E' un gioco Lucas, vero, affascinante, con uno stile moderno ma classico allo stesso tempo, e da buon nostalgico quanto vorrei il vero Monkey Island 3 fatto proprio in questo modo, ovviamente senza questi problemi di dollari, e senza dover spezzare il gioco in più parti e subire l'influenza dei forummisti.


Se non sbaglio hai giocato solo ai "giochi Lucas", quindi fai un'associazione avventura grafica = Lucas.
Come fai quindi a dire che "solo un buon vecchio gioco Lucasfilm" può trasmettere certe vibrazioni?
Magari fra i giochi che hai ignorato in questi 20 anni, ci sono molte perle che anche senza nomi altisonanti riescono a divertirti come e più di Broken Age.

Mi incuriosisce sapere se adesso ti senti "riavvicinato al genere" e hai voglia di esplorarlo provando punta & clicca senza grandi nomi dietro (con grandi nomi intendo i dinosauri degli anni 90), oppure se preferisci restare "fedele" a una cerchia di nomi famosi che associ biunivocamente al genere delle avventure grafiche.
Non ti sto suggerendo una risposta, mi interessa solo leggere un'opinione di un tipo di pubblico diverso da me.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Matthia il mercoledì 27 maggio 2015, 15:04

Overmann ha scritto:Se non sbaglio hai giocato solo ai "giochi Lucas", quindi fai un'associazione avventura grafica = Lucas.

No no, mica ho giocato solo adventure Lucas, anzi... ho pure detto che preferisco adventure più 'profondi' come facevo riferimento ad esempio a Gabriel Knight... 20-25 anni fa ne giocai parecchi (adesso quelli che mi vengono in mente che mi rimasero più nel cuore sono stati Shadow of Comet (PC), Personal Nightmare (AMiGA), The Dectective (Commodore64), ma se mi metto a pensare escono fuori altri adventure :))
L'avventura Lucas per me aveva lo stampino del PnC 'light' molto ben fatto e realizzato, con una comicità semplice ma allo stesso tempo geniale (soprattutto per l'epoca), anche se fin troppo enigmi-oriented ed io preferisco più quelli che raccontano storia e dialoghi assieme agli enimi che il contrario. Dei Lucas ne giocai i principali (Labyrinth :), Monkey 1-2-3-4, Maniac Mansion, Zak, Loom, The Dig, Indy 3 ma non il 4, No Grim Fandango, No Sam & Max, No Full Throttle)

Overmann ha scritto:Come fai quindi a dire che "solo un buon vecchio gioco Lucasfilm" può trasmettere certe vibrazioni?
Magari fra i giochi che hai ignorato in questi 20 anni, ci sono molte perle che anche senza nomi altisonanti riescono a divertirti come e più di Broken Age.

Bé, forse non ho perso 20 anni di adventure, ma forse gli ultimi 10 si (anche se ho ripreso un pò a ri-giocarle/giocare-le-nuove da un paio d'anni)... e direi che si, ovviamente potrei trovare giochi ben oltre Broken Age, anzi, visto che B.A. non appartiene all'adventure più vicino ai miei gusti direi che sia più facile trovarlo :D

Overmann ha scritto:Mi incuriosisce sapere se adesso ti senti "riavvicinato al genere"

Non mi sono riavvicinato oggi con B.A. ma un paio d'anni fa. Mi sto facendo 'vecchietto', e quel proliferare di giochi FPS/action mi sta annoiando e sono (un pò) ritornato (ma alterno anche con altro, soprattutto indie e meno con i giochi 'AAA' console-PC) agli adventure (anche ri-giocando o ri-scoprendo quegli adventure magari non finiti di anni ed anni or sono)

Overmann ha scritto:e hai voglia di esplorarlo provando punta & clicca senza grandi nomi dietro (con grandi nomi intendo i dinosauri degli anni 90), oppure se preferisci restare "fedele" a una cerchia di nomi famosi che associ biunivocamente al genere delle avventure grafiche.

Ma guarda che spesso mi piace più giocare qualcosa che solitamente non ha un gran nome dietro, e Broken Age sebbene l'avessi backato a suo tempo non mi attirava molto (anche per il fatto che il gioco fosse stato bistrattato), solo che dopo aver finito Murdered: Soul Souspect non sapevo che altro iniziare ed allora mi è capitato di scaricare i giochi backati su GoG e provicchiando B.A. l'ho iniziato :)

Ad ogni modo, gli ultimi adventure che ho giocato sono stati:
. Scratches (piaciuto molto)
. The Last Door (piaciuto parecchio)
. The Lost Crown (piaciuto un botto, nonostante non piaccia quasi a nessuno :))
. Black Mirror 1 (mai giocato prima, ho voluto provare ma è stato solo piacevole non di più)
. 999: Nine Hours, Nine Persons, Nine Doors (su NDS, Visual Novel poco adventure ma notevolissimo, sebbene gli preferisco i Phoenix Wright)
. Murdered: Soul Suspect (su PS3, quasi Visual Novel, ma gioco mediocre nonostante le premesse m'intrigavano)

Se vuoi più di un anno fa giocai anche B.A.S.S. e feci il My2Cents qui ma se lo vai a leggere ti diventerò antipatico :D
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Matthia il venerdì 29 maggio 2015, 15:13

Ragazzi, a parte il fatto che forse il prossimo gioco che inizio può essere Agatha Christie: E non ne rimase nessuno, volendo confrontare Broken Age con Deponia (mi sembra sia possibile metterli sullo stesso piatto, no? Mi sembra che Deponia sia un classico punta&clicca divertente e leggero e ben fatto stile giochi Lucas), ed intendo soprattutto il primo Deponia (che ho mi pare in una raccolta Humble Bundle)... come li giudicate? Non intendo semplicemente se è meglio l'uno o l'altro (anche perché pare ci siano parecchi detrattori di B.A. :)) quanto piuttosto i vari aspetti: personaggi, protagonisti, trama, dialoghi, enigmi, eccetera...
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda experience86 il venerdì 29 maggio 2015, 17:46

Matthia ha scritto:Ragazzi, a parte il fatto che forse il prossimo gioco che inizio può essere Agatha Christie: E non ne rimase nessuno, volendo confrontare Broken Age con Deponia (mi sembra sia possibile metterli sullo stesso piatto, no? Mi sembra che Deponia sia un classico punta&clicca divertente e leggero e ben fatto stile giochi Lucas), ed intendo soprattutto il primo Deponia (che ho mi pare in una raccolta Humble Bundle)... come li giudicate? Non intendo semplicemente se è meglio l'uno o l'altro (anche perché pare ci siano parecchi detrattori di B.A. :)) quanto piuttosto i vari aspetti: personaggi, protagonisti, trama, dialoghi, enigmi, eccetera...


Per i miei gusti personali, Deponia è superiore sotto tutti i punti di vista tranne forse la cura nelle animazioni. A livello di enigmi magari si confrontano, ma in tutto il resto Deponia non da la sensazione di gioco incompiuto o monco che accompagna BA per tutto il gioco. Non sono un detrattore di quest ultimo, ma lo sviluppo diverso ha fatto sì che i personaggi di Deponia fossero valorizzati, la trama idem.
Marqués: "La morte la spaventa?"
George: "Direi! Ho la brutta sensazione che stia venendo verso di me."
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Gnupick il sabato 18 luglio 2015, 14:45

Tim Schafer tira parzialmente le somme del progetto Broken Age: http://www.gamesindustry.biz/articles/2 ... ouble-fine

In sintesi dice che per Broken Age hanno speso il doppio di quanto hanno racimolato su KS, e che attualmente sono ancora in passivo (ovvero finora non hanno guadagnato). In ogni caso Schafer dimostra di aver imparato molto dall'esperienza e difende il sistema KS, proponendo di usarlo in modo intelligente per dare agli sviluppatori qualche carta in più da giocare nei confronti del produttore da sedurre. Poi si dice che le vendite di Grim Fandango Remastered sono andate molto bene.

Sintesi della sintesi di Gnupick(tm): "Scordatevi avventure nuove, non si becca un cent, andremo invece a tutta birra coi remastered che peraltro ci costano pochissimo lavoro. Grazie, giocatori nostalgici, ciao!"

Dai, scherzo! (più o meno :D )
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Haggis McMutton il sabato 18 luglio 2015, 14:48

Che si spiccino a fare Brütal Legend 2 >_>
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Diduz il sabato 18 luglio 2015, 15:25

Gnupick ha scritto:Sintesi della sintesi di Gnupick(tm): "Scordatevi avventure nuove, non si becca un cent, andremo invece a tutta birra coi remastered che peraltro ci costano pochissimo lavoro. Grazie, giocatori nostalgici, ciao!"

Uhhhhhh, e vabbe'. Mado', che pesantezza! :lol:
La Double Fine ha anche venduto un milione di copie di Massive Chalice e sta preparando un gioco con la Adult Swim, quindi non è che boccheggia aggrappandosi pateticamente solo al prosciugamento dei nostalgici. Perché lo so che si scherza, ma gli scherzi alla fine... 8)
Poi è chiaro che se annunciano un Loom 2 con Moriarty o un remastered di Full Throttle qui li si identificherà di nuovo con quella produzione, ma anche durante Broken Age hanno fatto Hack 'n' Slash, per dire.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Gnupick il sabato 18 luglio 2015, 15:41

Diduz ha scritto:
Gnupick ha scritto:Sintesi della sintesi di Gnupick(tm): "Scordatevi avventure nuove, non si becca un cent, andremo invece a tutta birra coi remastered che peraltro ci costano pochissimo lavoro. Grazie, giocatori nostalgici, ciao!"

Uhhhhhh, e vabbe'. Mado', che pesantezza! :lol: .


Lol :D .

Comunque scherzi a parte trovo più interessante la parte successiva (sebbene meno adatta alla polemica sterile, mannaggia!), in cui se ho capito bene parla di Kickstarter come 'chance bonus' di fronte al produttore. Probabilmente in futuro almeno una parte dei progetti verranno piazzati su Kickstarter per 'testare' l'interesse del pubblico e convincere un produttore a sganciare più $$$, un po' come accade con alcuni dei giochi su Steam Greenlight.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Haggis McMutton il sabato 18 luglio 2015, 18:24

E poi la gente paga soldi che in realtà non servono... yay!!



(dai, che questo è più IT del mio messaggio precedente :P)
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Danaroth il sabato 18 luglio 2015, 22:02

Gnupick ha scritto: Probabilmente in futuro almeno una parte dei progetti verranno piazzati su Kickstarter per 'testare' l'interesse del pubblico e convincere un produttore a sganciare più $$$, un po' come accade con alcuni dei giochi su Steam Greenlight.

E' più presente che futuro; Shenmue III e Bloodstained (due Kickstarter di primissimo piano) hanno già seguito questa formula.
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda asterix777 il domenica 19 luglio 2015, 0:39

Anch'io non sarei così drastico. E' vero che il 'progettone' magari è venuto più dispendioso del previsto, ma perchè Tim non è mai stato a capo di un'azienda e ha sempre fatto solo il suo lavoro di programmatore e sceneggiatore. E poi è una testa 'gloriosa', già lo sappiamo e, anzi, è proprio per questo che ci piacciono le sue creazioni.
Tuttavia, credo che dall'articolo si evinca semplicemente che KS non è la gallina dalle uova d'oro, ma solo - e non è certo poco - un aiuto in più che permette agli sviluppatori di non essere del tutto asserviti alle major.
Mi sembra più o meno questa la lezione che sia lui sia tutti gli altri - benchè a spese solo di Tim! - hanno ricavato.
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asterix777
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Gnupick il domenica 19 luglio 2015, 1:52

Per me a questo punto è davvero improbabile che la DF e in particolare Schafer si avventurino di nuovo in un progetto di AG classica (peraltro non solo per motivi economici, ma anche creativi), con o senza la spinta di Kickstarter. Almeno per un po'.
Sulla roba più unica/sperimentale alla Stacking (che comunque non era diretto da Schafer) non saprei, comunque mi piacerebbe che ci provassero.

A ogni modo non seguo molto le varie dichiarazioni, magari è già stata dichiarata la direzione futura da intraprendere. Qualcuno ne sa di più?
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Re: Broken Age (l'avventura della Double Fine)

Messaggioda Diduz il domenica 19 luglio 2015, 9:46

asterix777 ha scritto:Anch'io non sarei così drastico. E' vero che il 'progettone' magari è venuto più dispendioso del previsto, ma perchè Tim non è mai stato a capo di un'azienda e ha sempre fatto solo il suo lavoro di programmatore e sceneggiatore.

Riferendosi alle avventure Broken Age è effettivamente la prima che Tim fa da indipendente, ma in generale è capo di un'azienda da 15 anni. Misuro la sua reputazione, nel bene e nel male, anche per ciò che riguarda gli altri giochi non suoi ma della DF, comunque ne è a capo. :wink: E' un po' questo che distingue lui dagli altri recenti ritorni nel campo delle avventure: lui ha un team comunque attivo e non assemblato solo per questi progetti.

Cmq, per rispondere a Gnupick: da varie interviste e dalle ultime puntate del documentario capisco che innanzitutto ci sarà un periodo di "silenzio stampa" per lavorare un po' più a porte chiuse e con meno condivisione. Non che Schafer la consideri negativamente, ma sappiamo che ha portato anche stanchezza di... gestione emotiva (per noi e per loro), quindi ora vogliono ricaricare le batterie con un po' di calma. Insomma, i progetti in corso saranno mostrati non troppo presto, relativamente più vicini alla pubblicazione (eventuali crowdfunding esclusi, ovviamente, perché li chi dona vuol essere informato).
Per quanto riguarda i finanziamenti, come dice Tim nelle dichiarazioni che hai estrapolato, saranno aperte tutte le strade: Kickstarter, finanziatori privati e anche publisher regolari, a patto che accettino il modus operandi della Double Fine, soprattutto per quanto riguarda il mantenimento dei diritti sul marchio creato, cosa che non a molti editori va giù. Senza dimenticare che perseguiranno comunque l'editoria di autori indipendenti: il lavoro sul demenziale Gang Beasts dei Boneloaf va avanti nell'Accesso Anticipato.
Dal punto di vista dei generi, io non escludo affatto un Loom 2 fatto da Brian Moriarty con loro, dopotutto sono stati gli unici a rispondere a quel famoso appello di qualche mese fa. Per Tim no, avventure per un bel po' basta (sento già il pianto di disperazione della rete): poco tempo fa ha detto che gli piacerebbe cimentarsi in un gioco di natura procedurale, meno scriptato, tipo simulazione, meno costoso.
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