E mentre voi vi deliziate con le discussioni filosofiche sul back-tracking io metto il My2Cents
Broken Age - My2CentsInutile dire che l'approccio migliore per iniziare un gioco, un film o un libro è quello di non aspettarsi nulla dallo stesso. Per di più, dopo aver letto critiche in abbondanza, forse lo si valuta meglio, moltooo meglio, per quello che a conti fatti non è per niente una ciofeca, anzi...
Broken Age è stata la nascita del fenomeno Kickstarter, e nei piani di Tim Schaffer doveva essere anche la rinascita di quell'operazione-nostalgia per il ritorno agli adventure Lucas-style degli anni '90.
Forse è questo il problema alla base del gioco, delle numerose critiche in giro: l'avere come padre uno dei fondatori del genere, l'aver raccolto il numero più alto di dollari nella storia del crowd-founding per un'avventura punta&clicca, e dover sostenere il peso dei nostalgici nel riuscire a fare un nuovo gioco che sia almeno alla pari dei vecchi capisaldi come un Monkey Island o un Maniac Mansion.
Non fosse solo questo, ma il buon Tim si è fatto prendere troppo dall'entusiasmo della raccolta fondi, ed ha sperperato l'intero patrimonio raccolto in troppe riunioni, troppi video-documentari a regola d'arte, e forse un pò troppo dispendio di energie nell'art-style del gioco stesso.
Quindi la storia la sappiamo tutti, la Double Fine finisce i soldi, e rilascia solo l'Atto 1 (non era mica previsto il gioco spezzato in due fasi) che si riesce a finire in 3/4 ore... poi inizia un'altra raccolta fondi parallela, raccimola soldi in altri modi, si auto-sovvenzia fino a quando dopo parecchio tempo riesce a consegnare l'Atto 2 che dura il doppio dell'Atto 1 (a me il gioco è durato sulle 15 ore).
Morale della favola? Se l'Atto 1 presenta una 'intro' molto narrativa e con poco gameplay, preso dalle critiche sui forum, il Secondo Atto ne subisce l'influenza e sforna una parte solo quasi gameplay, e per via della mancanza di fondi di cui sopra, si provvede a 'tagliare' le risorse artistiche riciclando gli stessi mondi e stanze già esplorate nel solo primo atto. Rendendo allo stesso tempo scontenti dei nuovi che vedono il fascino dell'Atto 1 svanire nel riciclaggio e power-play 'filler' presente nel 2... in pratica prova ad accontentare tutti ma non accontenta nessuno.
Io come la penso? Più o meno allo stesso modo, anche se essendo più propenso ad un gioco più storia e meno gameplay, ho preferito molto la fase 1, ma nonostante tutto mi sono fatto trascinare anche dagli enigmi del secondo atto.
Per me riciclo o no, l'idea di scambiare i due mondi dalla prospettiva diversa dei due personaggi, può essere una furbata per risparmiare ma è stata comunque una bella idea. Stimolante ed incuriosito dell'approccio aperto ed interessato di Vella e Shay nei due mondi completamente nuovi per loro.
Diciamo che il gioco doveva avere un ritmo diverso, la intro andava bene com'è, il secondo atto nel sua doppia longevità doveva dosare bene colpi di scena (bellissimi quelli a fine atto 1 ed inizio atto 2) e la narrativa con gli enigmi, ed aver un epilogo con qualche colpo di classe in più come la stesura stessa del progetto, ma non la sua fine, fin troppo 'da buon cartone Disney/DreamWorks'.
Dopotutto, in Broken Age ho trovato addirittura più interessante di alcuni vecchi adventure classici Lucas (se ben ricordo), il mistero e la curiosità in cui vengono raccontati i suoi nuovi mondi, e soprattutto come vengono sfatati i tabù di questi. Più stimolante ed affascinante di alcuni vecchi capisaldi, e senza neanche perdere lo charme e quel tocco Lucasfilm di un tempo.
Quindi in cosa 'fallisce' il gioco? Ritmo come già detto, epilogo senza colpi di genio anche, poi per alcuni è stato eccessivo il back-tracking (per me non è stata affatto pesante, anzi ben bilanciato), per alcuni sono stati pochi anche gli scenari (io direi che avrei preferito giusto qualcosina in più), ed io aggiungo anche il fatto che a volte non c'è molto legame 'logico-ambientale' fra le stanze... ad esempio nel mondo di Vella, attraversare ambienti quali nuvole, bosco, spiaggia e montagna/caverna in 4 schermate mi sembra decisamente eccessivo e 'sconclusionato'... sarà anche la bizzarria nel fare gioco stile Maniac Mansion, però...
Il resto per me è invece da TOP Score: lo stile grafico, sebbene non preferisco quando si disegnano braccia e gambe a mò di stecca, è fantastico, ed il fatto di aver gestito dialoghi, ma anche fasi d'interazione e non con zoom-in/out, parallase, eccetera diventa una delizia. Il Voice Acting è incredibile, io non adoro mai le voci inglesi, ma B.A. è fra i primi giochi ad avermi fatto innamorare delle voci dei personaggi, e delle loro smorfie. Le musiche sono anch'esse incredibilmente calzanti al posto giusto, da toni fiabeschi a rilassanti, a super-eroistici, però a differenza delle 'solite' musiche ben fatte di altri giochi queste le trovo anche con un tocco di personalità in più.
Quello che potrebbe far storcere il naso è lo stile troppo da 'marshmallow' (non saprei come definirlo ^_^;) di alcuni 'attori' del gioco, i soliti maschi duri&puri potrebbero schifare a volo l'adventure 'da Teletubbies' e quindi non troverebbero nulla di buono nel gioco perché sopraffatti da questo disgusto da zucchero filato che permea lo stile dell'ambientazioni
Io non l'adoro, ma so apprezzarlo se nel contesto risulta essere giusto, e qui ci riesce in pieno.
Il gioco inoltre mi ha regalato anche qualche buona vibrazione di cuore fra stile/scena/personaggi/battute/musica (fighissimo l'albero parlante) che solo un buon vecchio gioco Lucasfilm saprebbe fare, ed è per questo che sebbene con diversi difetti il gioco mi è piaciuto molto, nonostante gli ostacoli che ha dovuto subire durante il suo sviluppo è riuscito cmq a portare l'entusiasmo di un nuovo parto Lucas a casa. E dopo parecchio tempo... scusate se è poco...
E' un gioco Lucas, vero, affascinante, con uno stile moderno ma classico allo stesso tempo, e da buon nostalgico quanto vorrei il vero Monkey Island 3 fatto proprio in questo modo, ovviamente senza questi problemi di dollari, e senza dover spezzare il gioco in più parti e subire l'influenza dei forummisti.
Ah, non sono un intenditore fine di enigmi, però ritengo che nonostante l'eccesso messo nell'Atto 2 sono stati introdotti con maestria nella maniera più semplice per qualsiasi utente (gli hot spot dopotutto sono davvero pochi per stanza) e pure abbastanza vari nello svolgimento (qualcuno ovviamente stona sempre o dimostra segni di illogicità stile quando si viene a sapere qualcosa da un altro mondo per come risolverlo nell'altro senza che i due protagonisti si scambiano informazioni, ma vabbé...).
Ho apprezzato MOLTISSIMO anche lo stile grafico adottato nei menù, nella pulizia dell'immagine, del MainMenù, dell'interfaccia inventario/salvataggi, nel lanciare senza fronzoli da GOG il gioco e giocare subito. Peccato per quei 3-4 secondi pieni per il fading fra una schermata e l'altra, se veniva dimezzato era giocare come bere un bicchiere d'acqua (ah si, anche il poter saltare le scene non solo da barra spaziatrice ma anche da mouse avrei inserito
).
Broken Age può risultare quindi una rinascita per il genere, e come nei primi episodi di ogni filone ha le sue lacune e difetti, ma parte da una base eccellente.
Peccato solo che Schaffer non voglia essere la nuova Lucas, piuttosto un publisher in grado di spaziare su più fronti e non solo sugli adventure.
Da Broken Age potrebbero partire una nuova serie di adventure Lucas-style davvero fantastici.
VOTO: 91 (voto stile TGM - sarebbe un 850 su un 'K' - sarebbe un 80% da Adventure's Planet - sarebbe un 7,5 'rigido' a scuola )